Presso  l’ex Convento Santa Chiara  a Brindisi, nello Spazio Culturale Yeahjasi  ,  Angelo   Antelmi  ha presentato il suo libro  “Memorie di un pornografo”. La  storia   di   una vita vera vissuta.

Essere se stessi, al di là  di ogni eventuale pregiudizio, trasmettere  qualcosa agli altri, raccontare in fin dei conti  se stessi, con tutte le positività  e negatività,le proprie debolezze.

In fin dei conti, è questo Angelo  Antelmi, brindisino, come si può affermare  “un polivalente”, un uomo  che con le proprie passioni e emozioni sa coniugare dentro di se  e verso gli altri  Arte e Cultura.

Nei giorni scorsi,Angelo, presso  l’ex  Convento  Santa Chiara  a Brindisi( nello Spazio Culturale Yeahjasi), ha presentato il suo libro  “Memorie di un pornografo”, dialogando con Francesco Mauro e un pubblico molto attento. La  storia   di   una vita vera vissuta, appunto, di un uomo  che  “ da spettacolo con le sue maschere” ma  non si nasconde mai .

80  anni, e non si direbbe…. Prima  pittore, poi scultore, sino a quando non ha deciso di dedicarsi alle maschere.  Un uomo colto, intelligente, che ha girato mezzo mondo.

Così, tra l’altro, scrive  nella prefazione del suo libro :  “ Un mio amico stilista mi disse  prendi un  cappotto, scucilo, metti   su un asse da  stiro  e facci  quello che vuoi.   E cosi  un giorno in treno si strappò  un mio bellissimo  impermeabile e decisi  di seguire  il consiglio di quell’amico”.

Negli  anni, ha avuto  la necessità  di comunicare con il suo corpo, ed ha dato vita  a  performance   utilizzando in  sostanza  se stesso, a volte nudo, altre volte   indossando i costumi. Un brindisino  che da ragazzo si è trasferito   a Torino ( dove ha  vissuto per  40 anni), ma  è  a Brindisi che  lui voleva  ritornare, per  “ sprigionare” pienamente   tutta la sua arte, le sue passioni, sì  anche   “le sue nobili debolezze”.

“ Sono stato  abbastanza titubante, inizialmente,  nello scrivere questo libro – ammette   Angelo –  ma poi   , dopo  aver riempito  in una prima stesura  quattro quadeni, i  ricordi  vanno avanti tanto che ho ripreso  a scrivere una seconda stesura”.

Nel suo libro  racconta il suo rapporto  con il sesso. “ La mia vita è stata sesso puro, anche se iniziato troppo giovane, mi fu presentato come un  gioco  e come tale è sempre stato.  E’stata molto trasgressiva, ma se non l’avessi scritta come l’ho vissuta, mi sarei  sentito un ipocrita, e questo non potrei accettarlo.

“Ho amato molto  e sono stato molto amato; la mia vita, nonostante le malattie, è stata  bella, ben vissuta e felice”.

“Non  è un saggio, è una vita vissuta, ricordi  che nascono inconsapevoli, cercando di far rivivere la mia vita turbolenta”.

Andate, andiamo a leggere  il libro di  Angelo Antelmi, ne vale la pena….