Nascono nell’estate del 1976 dal un nucleo originario composto da: Pino Casale alle tastiere, Mimmi Casale al basso, e Gino Ungaro alla batteria, che iniziava a farsi conoscere riproponendo come trio la musica delle Orme. Ma proprio in quella calda estate del 1976, con il nome di “Maschere di Creta” diventano una delle prime tribute band dei Genesis che siano mai apparse in Italia e in Europa. Genesis che avevano toccato lo zenit artistico nel 1974 con la pubblicazione del doppio concept album capolavoro The Lamb lies down on Brodway, e il successivo tour mondiale del 1975, che avrebbe visto alla fine la partenza di Peter Gabriel. Nonostante l’uscita della storica voce solista, i Genesis pubblicavano proprio in quel 1976 ben due album, A Trick of the Tail e Wind Wuthering, con Phil Collins che prendeva le redini della band in qualità di front man e cantante e non più solo batterista. Dal primo concerto delle “ Maschere di Creta” è un susseguirsi di esibizioni dal vivo. Nel 1979, si avvicendano tutta una serie di musicisti intorno al nucleo originale, che danno corso ad un nuovo progetto, nascono così “The Squonk”, nome tratto da un famoso brano pubblicato su “A Trick of the Tail”, che animeranno la scena musicale ionica fino al 1982, anno dello stop dovuto al completamento degli studi universitari dei musicisti tarantini. A cavallo della metà degli anni ‘80, “The Squonk”, si esibiscono in una serie di concerti, che vedranno il culmine nel live di Villa Peripato a Taranto, e nonostante la giovane età della band, riuscirono ad attrarre l’attenzione del numeroso pubblico al pari di altri gruppi presenti quella sera. Altresì importante fu l’esibizione al cinema teatro Verdi di Taranto, allorquando nel contesto di un concerto di ben tre ore, furono eseguiti gran parte dei brani del vasto repertorio dei Genesis, avvalendosi di effetti scenici all’avanguardia per quei tempi, quali due raggi laser. Il 2005 segna l’anno della ricostituzione della tribute band, la strumentazione a disposizione dei musicisti che la compongono è ancora più minuziosa e simile a quella dei Genesis, in modo da riproporre e riprodurre in concerto fedelmente i suoni dell’epoca. Non possono mancare tra le tastiere di Pino Casale, un Hammond e Arp Pro DGX, e chitarre di alta liuteria per Italo e Mimmi, con doppio manico e la batteria a 13 tom di Gino.
Nella riproposizione nel corso degli anni, “The Squonk”, hanno suonato dal vivo l’intera discografia dei Genesis, passando da “Trespass”, album pubblicato nel 1970 per arrivare a “Calling all stations” pubblicato nel 1997, con alcune “open windows” sulla produzione collinsiana ed hackettiana.
Attualmente l’attenzione della Tribute -band è posta sopratutto sul periodo gabrieliano, con la riproposizione anche dei riusciti travestimenti che furono di Peter Gabriel all’epoca, e resero celebri i Genesis fino a “The Lamb lies down on Brodway” passando dalla maschera di “Old Man” in “The Musical Box” brano tratto dall’album “Nursery Crime” pubblicato nel 1971, al fiore e alla maschera di “Magog”, in Supper’s Ready, la lunga suite pubblicata sul lato b e l’alieno in Watcher of The skies, brani pubblicati su Foxtrot, album che vide la luce nel 1972. Un ulteriore riferimento alle allegorie icastiche dei Genesis, è senza dubbio la rappresentazione di Britannia nel brano Dancing with the moonlit Knight tratto dall’album “Selling England by the Pound” pubblicato nel 1973, il lavoro della maturità definitiva e del loro successo mondiale. Maschere che rivivono grazie all’abilità teatrale e scenica del cantante e front man della tribute -band, il brindisino Danilo Pronat, che riproduce fedelmente attraverso i travestimenti e le parti cantate, le emozioni e le atmosfere gabrieliane dell’epoca, non mancando di inserire gli interventi di flauto che esaltarono ulteriormente la valenza artistica di Peter Gabriel.
Sono anche presenti nei live, incursioni nel periodo collinsiano, con la riproposizione di tre brani da “ A Trick of the Tail”: Entagled, Ripples e Los Endos, spesso inseriti nella scaletta della tribute- band.
Attualmente la line -up della band vede: Danilo Pronat alla voce e al flauto, Italo Morelli alle chitarre, Gaetano Casale al basso, basso double neck e bass pedal, Pino Casale alle tastiere, Harp e Mellotron e quanto altro, e Gino Ungaro alla batteria.
“The Squonk”
Tracklist 1 Marzo:
Watcher of the skies
The knife
The Fountain of Salmacis
Entangled
Dancing with the moonlit knight
Supper’s ready
Ripples
Firth of fifth (Medley The musical box)
The carpet crawlers
Los Endos
Fly on a windshield
Cocoon
In the Cage
I know what I like (in your wardrobe)
Possible- The return of the Giant Hogweed