Dopo un’attenta valutazione del futuro delle lavoratrici e lavoratori dell’indotto del petrolchimico abbiamo voluto esprimere il nostro pensiero relativo alla vertenza che ci vede protagonisti di questo epocale cambiamento del Petrolchimico di Brindisi.
La scelta di voler chiudere l’impianto di cracking è ascrivibile semplicemente all’allineamento di politiche comunitarie a cui l’Italia si deve adeguare oltre che alla possibilità che più si produce e più si perde e quindi al tracollo finanziario ed economico della committente, dove i dipendenti dell’indotto ne avranno la peggio senza alcuna soluzione alternativa
La volontà di perseguire un percorso unitario è stato voluto fino alla fine, ma è stato provato sia in assemblea che in attivo unitario che alla Cgil non interessa, anzi ha evidenziato una presa di posizione che nulla a che fare con la conservazione dei posti di lavoro, ma bensì con il prestare il fianco con soggetti che vogliono mettersi in mostra solo durante le campagne elettorali.
Siccome in ballo ci sono i nostri posti di lavoro, i nostri redditi e le nostre famiglie, non possiamo permetterci il lusso di farci sfuggire un investimento che diversifichi la produzione e salvaguardi tutti i posti di lavoro dell’intero indotto.
Saremmo bugiardi se non ammettessimo che questo cambiamento non ci fa paura, ma tutti i cambiamenti suscitano destabizazione, l’unica certezza che abbiamo è quella di un accordo che guarda a futuro con la certezza di un posto di lavoro contro il fumo negli occhi di un progetto irrealizabile.
Al nostro interno siamo di quasi utte le estrazioni partitiche e pertanto le nostre scelte non sono imputabili a ideologie, ma semplicemente al buon senso di difendere i posti di lavoro di chi ci ha eletto e chi ci da quotidianamente la loro fiducia.
Siamo speranzosi che prima o poi si raggiunga una pace sociale che possa far avvedere le organizzazioni sindacali che tutelare i psoti di lavoro viene prima di professar le fedi di partito a cui noi non volgiamo essere strumento.
I delegati di fabbrica dell’indotto del petrolchimico