Da  una parte un evento che sicuramente  rende onore  all’immagine della città ( con la presenza di diversi Ministri), dall’altra   si vuole , ulteriormente, “accendere  i riflettori” sulle problematiche   “reali”, occupazionali, sociali, che riguardano  la provincia brindisina, il Paese .

Sabato scorso ,  lo sbarco  della nave  Amerigo Vespucci  nel porto brindisino, mentre   la  Cgil  Brindisi   ha organizzato  in Piazza Vittoria  una manifestazione  per il lavoro e i prossimi  Referendum del mese di  giugno .

L’iniziativa  dell’organizzazione sindacale  si inserisce   nel contesto della  campagna   “ Il nostro voto  è rivolta”, promossa  livello nazionale,   “ per mobilitare  cittadine  e cittadini  verso un voto consapevole , partecipato e orientato al cambiamento,  in vista  della consultazione referendari”-

Nonostante  l’Amerigo Vespucci…  una piazza gremita, da cittadini consapevoli  di un momento ancora difficile  e complicato, da   realtà e  forze politiche  che hanno aderito al  Comitato  Referendario  :  A.N.P.I. Brindisi, ARCI Brindisi – Comitato Territoriale,Libera Brindisi, Auser Brindisi, UDU Brindisi, SUNIA Brindisi, UILBrindisi, WWF Brindisi, La Radice dei Diritti – Brindisi,Federconsumatori Brindisi, Partito Democratico Brindisi, Partito della Rifondazione Comunista Brindisi, Partito Socialista Italiano Brindisi, Sinistra Italiana Brindisi, Ora tocca a noi – Brindisi, Articolo Uno Brindisi, Italia Nostra Brindisi, Comunità Africana di Brindisi,UISP – Sport per Tutti Brindisi, Legambiente Brindisi, Proteo Fare Sapere Brindisi e CNCA Puglia.

Dunque,  un  “ intreccio” di eventi  che così viene commentato  dalla  Cgil Brindisi .

“ Brindisi, crocevia di cultura  e contraddizioni.  Mentre  si celebra la cultura  del  mare, si nega  praticamente  l’umanità  a chi fugge.  Due navi, due mondi .

Una parte  con 40 migranti  in catene verso un centro in Albania  ; l’altra arriva  con un carico di Ministri  a  bordo della storica  AMERIGO VESPUCCI, tra festeggiamenti  e passerelle. In questi giorni  a Brindisi, città da sempre ponte  tra i popoli, assistiamo ad una contraddizione  amara : celebriamo  la cultura del mare e della contaminazione tra popoli, ma contemporaneamente vediamo  negato ogni forma  di umanità a chi fugge dalla miseria e dalla guerra.

Eppure Brindisi ha già dimostrato  di essere capace di accoglienza.  Ce lo ricordiamo benissimo l’esodo albanese degli anni 90, quando migliaia di persone furono  accolte con calore  e dignità. Quel  porto  era  una porta aperta, non un confine; oggi, invece,  da quel porto   si parte…per deportare.

Siamo  scesi in piazza per affermare con forza i nostri   5  SI ai referendum, tra cui quello sulla cittadinanza. Per costruire  una società più giusta, più inclusiva, più umana”.