Alberobello,  Pezze di Greco, Fasano, Ostuni, Oria,  Francavilla Fontana, Torre S.Susanna, San  Pancrazio Salentino, Lecce ; i  passaggi  della quarta tappa  del Giro  d’Italia( Alberobello –Lecce), ma soprattutto   “tappe  di un  grande amore” per il ciclismo  e un patrimonio che  appartiene  a tutti.

Pensiamo ai cittadini ostunesi, avranno sicuramente  ripensato, ad esempio,  alle grandi  imprese di Francesco  Moser  nel  “ super mondiale” del 1976( titolo di Campione  del  Mondo nell’inseguimento su pista  a Monteroni che fece seguito  al secondo posto dietro  Maertens  nella gara mondiale su strada proprio  sul circuito  di Ostuni).

E’  stata   davvero  una giornata emozionante, indimenticabile, coinvolgente,  e in parecchi, indubbiamente, avranno pensato   “ magari  ci fosse, ogni giorno, una tappa  del Giro d’Italia”.

Già,  perché, come  è successo anche in passato, il Giro  d’Italia, riesce anche, almeno per un giorno, a far dimenticare  i tanti e gravi problemi che ancora   attanagliano ad  esempio una provincia brindisina  che, per questo evento,  ritrova   pienamente  se stessa.

Bandierine  rosa, fuochi d’artificio, negozi  abbelliti, la felicità dei bambini, un’organizzazione impeccabile, diverse  iniziative ; è la stessa  organizzazione  del Giro   a fare i complimenti  alle diverse amministrazioni locali che, puntualmente, e in largo anticipo, hanno fatto di tutto  e di più per garantire sicurezza, ospitalità, uno spettacolo  unico,  “appagante”.

E ora   sarà  Ceglie  Messapica  ad accogliere la carovana  rosa,  avvio della tappa che condurrà  a Matera, a salutare  e applaudire i vari  Roglic, Ayuso, Bernal, Aresman, Bardet, Van Aert ( che ha molti tifosi  in Puglia), Pedersen, i nostri  Ciccone, Tiberi  e Ulissi, e scusate se dimentichiamo  qualcuno….

E   sarà  solo un’ arrivederci …..