La prima decisione presa dalla assemblea è stata quella di aderire alla giornata nazionale del 14 Giugno contro la dorsale adriatica del gas , che parte da San Foca ed arriva a Minerbio in Emilia Romagna.
Una delegazione dei comitati parteciperà alle iniziative e alla assemblea promosse a Brindisi da Legambiente per la giornata nazionale a Palazzo Nervegna alle ore 11 di Sabato 14 Giugno.
La riunione aveva lo scopo di denunciare la svendita delle amministrazioni di Melendugno e Vernole che hanno accettato di uscire fuori dal processo contro Tap ricevendo in cambio i famosi “30 denari di Giuda”.
I comitati denunceranno pubblicamente nelle prossime settimane queste sciagurate decisioni delle amministrazioni.
L’Assemblea ha confermato l’impegno per tutto il Salento di continuare la lotta contro una falsa transizione ecologica che ci condanna a subire altre e continue violazioni del nostro territorio.
E’ confermato l’impegno unitario a contrastare il raddoppio di Tap, così come la falsa decarbonizzazione dell’Ilva addirittura utilizzando una nave rigassificatrice nel porto di Taranto, così come la mancata chiusura di Cerano perché parola di ministro Pichetto Fratin …c’è la guerra in Ucraina.
I partecipanti alla assemblea hanno voluto in modo particolare sottolineare che le rotte dei combustibili fossili si incrociano sempre con quelle del saccheggio e della guerra. Non è sfuggita, a tal proposito, la visita di qualche anno fa dell’ambasciatore israeliano agli impianti di TAP a Melendugno, “per esplorare possibili collaborazioni tra le aziende israeliane e locali”. Non è un’ipotesi da escludere la possibilità che nel gasdotto possa confluire un giorno il gas rubato ai Palestinesi nei giacimenti al largo di Gaza.
L’impegno comune espresso dalla assemblea è quello di continuare ad alzare la testa contro chi devasta i territori e compra i silenzi delle amministrazioni.