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Carovigno, Torre Guaceto – Cronaca di una morte annunciata.

La Riserva Terrestre e Marina di Torre Guaceto è oramai allo sbando, distrutta in soli 18 mesi dalla cattiva politica , dagli interessi economici della Regione Puglia e da grossolani errori gestionali. Una crisi gravissima che sta pregiudicando la stessa esistenza dell’area protetta senza che il Ministero dell’ambiente e le grandi associazioni ambientaliste. (sempre presenti quando si tratta di avere…..mai quando si deve dare…) muovano un dito.


Quella che segue è la cronaca puntuale e documentabile degli eventi nonché la dimostrazione di come si può distruggere un patrimonio ambientale straordinario in violazione delle leggi del nostro Stato e con la logica della mala- politica.

Giugno 2013 . Cosimo Mele diventa Sindaco di Carovigno
Cosimo Mele vince le elezioni e subito dopo applica nei confronti del Consorzio di torre Guaceto le pessime regole dell’avvicendamento delle poltrone chiedendo le immediate dimissioni del Presidente del Consorzio Vincenzo Epifani il cui mandato scadeva nel luglio 2014.
Agosto 2013. Mele designa quale nuovo Presidente del Consorzio di Torre Guaceto La giornalista Mariella Milani
Tra l’incredulità generale diventa Presidente del Consorzio la giornalista televisiva Mariella Milani già condannata in via definitiva a pena detentiva per abusivismo edilizio. Una scelta che si rivelerà disastrosa. Infatti i primi dieci mesi di gestione “Milani” si caratterizzano per la costante assenza della Presidente e per un maggiore impegno del direttore Ciccolella, ottimo professionista ma anche ( per scelta impropria del precedente presidente Epifani) forte accentratore ed unica vera anima di tutte le attività e le iniziative politico amministrative del consorzio.
Giugno 2014 . settembre 2014. La riserva è oggetto di attentati.
In un clima surreale caratterizzato da finti matrimoni celebrati in Riserva, da una forte frequentazione antropica e da una fallimentare mostra d’arte moderna vengono compiuti svariati attentati e atti intimidatori nei confronti di personale e amministratori del Consorzio di Gestione .
Settembre 2014- La Regione Puglia consente in violazione della legge l’apertura del depuratore di Carovigno che inizia a scaricare le acque di depurazione nella zona A dell’area marina protetta di torre Guaceto. Viene perpetuato dalla Regione Puglia e dall’acquedotto Pugliese, con il consenso dell’amministrazione comunale di Carovigno, il più grave reato di inquinamento ambientale mai fatto in Italia verso un’area marina protetta. Nonostante denuncie in pretura, interrogazioni parlamentari e innumerevoli proteste di comitati di cittadini sorti spontaneamente il depuratore non viene fermato. Il Consorzio di gestione prima chiede al TAR il blocco dell’impianto poi incomprensibilmente accetta le alternative alla chiusura proposte dall’ Acquedotto pugliese. (barriere drenanti e contemporanea costruzione di una condotta sottomarina)
Novembre 2014 . Dopo essere stata rinnovata per tre anni , improvvisamente si dimette la Presidente Milani . Mariella Milani si dimette accusando il Direttore Ciccolella di abuso di funzioni. Il sindaco Mele chiede pubblicamente il cambio del direttore. Si apre una crisi tra i rapporti dei soci del Consorzio di di torre Guaceto Comune di brindisi e WWF sostengono il Direttore e chiedono che il nuovo Presidente sia di proprio gradimento.Si apre anche una crisi interna alla maggioranza che amministra il Comune di Carovigno per la nomina del nuovo Presidente del Consorzio.
Gennaio 2014 Un fulmine si abbatte sulla Torre Saracena con gravissimi danni. La Torre Saracena subisce danni per oltre 70.000 euro. Si scopre che quello sembrava un inevitabile evento naturale poteva essere di molto attenuato o addirittura evitato L’impianto elettrico della Torre costruito ex novo in un recente restauro era sprovvisto di messa a terra e il fulmine ha colpito inizialmente l’asta metallica che era posta sul tetto della torre per il vessillo del WWF, un involontario “parafulmine”senza possibilità di dispersione della scarica elettrica.
Gennaio 2014 Il demanio pone in vendita 23 ettari di terreno confinanti ed interni alla Riserva in una vasta area entro i trecento metri dal mare. Incredibilmente al comune di Carovigno pur avendo fornito i certificati di destinazione urbanistica nessun politico si dice a conoscenza della vendita , mentre il consorzio non manifesta alcun interesse verso un evento così importante. Nonostante le proteste e le richieste di blocco dell’asta da parte prima del comitato di salvaguardia e poi dello stesso Comune, il demanio procede con l’aggiudicazione . L’asta si è tenuta l giorno 26 c.m. e 23 ettari di terreno più due piccoli casolari sono stati aggiudicati al ridicolo prezzo di 131.500 euro.
Gennaio 2014 . La cooperativa che affittava il terreno del parcheggio in località Penna Grossa cita in tribunale il consorzio. In assenza di un Presidente si apre un ulteriore grave contenzioso che va ad aggiungersi ai tanti problemi esistenti e che sicuramente pregiudicherà la frequentazione dell’oasi per la prossima stagione estiva.
Gennaio 2014. Dalla conferenza dei servizi presso la Regione emerge che i tempi di realizzazione delle barriere drenanti lieviteranno di molti mesi forse di anni. E’ necessaria una puntuale valutazione d’incidenza ambientale e quindi le false promesse vengono puntualmente disattese nel mentre tonnellate d’acqua di depurazione continuano a distruggere i fondali dell’area marina protetta .

Questa la cronaca della morte annunciata della Riserva di Torre Torre Guaceto, una incredibile concomitanza di violazioni di legge, di intrighi della più becera politica e di gravi errori gestionali .
Casa fare? due cose. Immediatamente!
• Commissariare il Consorzio di gestione con il Comando della capitaneria di Porto.
• Annullare la partecipazione di Torre Guaceto all’expo 2015. (Per ovvi motivi di opportunità dell’immagina dell’Italia)
Elio lanzillotti presidente comitato nazionale di salvaguardia di Torre Guaceto.