BRINDISI.Progressisti:nota sul consiglio comunale dello scorso 11 luglio

Se avesse “coglionato” solo me sicuramente non avrei risposto. Ho le spalle sufficientemente larghe.

Il punto è che la caduta di stile dell’assessore al bilancio, durante la presentazione all’assise comunale del rendiconto 2021, ha coinvolto anche tutti coloro che hanno aderito, o sono in procinto di farlo, all’associazione politica Progressisti per Brindisi.

Una caduta di stile incompatibile con l’aplomb istituzionale che dovrebbe avere un assessore di un capoluogo di provincia.

È strano leggere come atteggiamenti scomposti tipici del movimento cui fa riferimento il sindaco (basta leggere l’ultimo comunicato di BBC) possano essere mutuati da una persona con l’esperienza e le competenze del prof. Saponaro e che sino a ieri ha goduto della mia stima e di quella dei Progressisti per Brindisi.

Ed è ancor più strano se questo “insolito stile” la si associa a quanto confidato circa un anno fa quando manifestava il suo disagio a continuare questa esperienza amministrativa in un contesto politicamente singolare, surreale. Tanto da preannunciare imminenti dimissioni .

Ma la sua esperienza in questa amministrazione continua.

Consegnata a queste righe l’amarezza per un attacco gratuito, tanto più per un comunicato che riportava essenzialmente stralci della relazione del Collegio dei Revisori, restano considerazioni degne di nota che fa l’assessore, e che impongono riflessioni, a noi, alla città, ma soprattutto a questa maggioranza, che del governo della città ha la responsabilità.

Egli ricorda come il piano di riequilibrio pluriennale “ha rappresentato, anche con il senno del poi, la strada fino ad oggi più indolore sul piano sociale, anche per la sua considerevole durata” rendendo giustizia al lavoro svolto dal suo predecessore e dal precedente Direttore di Ragioneria, dott. Simeone, gli stessi che, insieme alla struttura, hanno permesso l’obiettivo del miglioramento dell’indicatore della tempestività dei pagamenti operati dall’ente comunale.

L’assessore Saponaro è stato chiaro, il miglioramento dei conti del Comune di Brindisi è dipeso essenzialmente dai fondi Covid ricevuti dal Governo Centrale, dalla riduzione del Fondo per rischi da contenzioso ed in minima parte da quelle modifiche strutturali della spesa previste dal piano di risanamento, ma rimaste nella maggior parte sulla carta. 

E domani, quando i fondi Covid smetteranno di fluire nelle casse comunali, cosa succederà?

Intanto passa in rassegna i limiti strutturali della spesa in chiave di riequilibrio finanziario pluriennale che ancora, dal 2019, permangono.

Resta una spesa per i servizi sociali priva di una comparazione con modelli di efficacia ed efficienza; proposta, per altro dall’ex assessore al bilancio ma stoppata in riunione di maggioranza dal segretario cittadino del PD, nel silenzio tombale del sindaco.

Resta una spesa incontrollata per la raccolta dei rifiuti con una percentuale della differenziata che anziché salire scende vertiginosamente, mentre salgono altrettanto vertiginosamente i costi sopportati dai cittadini e dalle imprese.

Resta una forte resistenza a rendere la partecipata Brindisi Multiservizi un’azienda virtuosa nell’ottica della continuità della stessa cancellando definitivamente quelle anomalie gestionali ed i privilegi per pochi eletti.

E resta sullo sfondo il miraggio salvifico del PNRR e dei soldi che esso potrebbe portare alla città, ma senza intravedere una propensione, una tensione, alla programmazione ed alla ricerca di soluzioni alla carenza di risorse umane e professionalità indispensabili a rispondere alle tempistiche strettissime imposte per i progetti che devono essere prontamente cantierabili.

Altrimenti i progetti resteranno l’ennesimo 6×3.

Il 25 luglio i Progressisti per Brindisi si presenteranno alla città ed alla stampa proponendo contenuti e idee assieme alle donne e agli uomini che vorranno impegnarsi a portarli avanti.

 

Cristiano D’Errico

Coordinamento Progressisti per Brindisi 


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