R.A.P. Rubino Art Project 2022: RADICI Magia dell’arte, Armonia del vino

Presentato nella sede delle Tenute Rubino di Brindisi il progetto “R.A.P.”che unisce creatività e fare sartoriale, curiosità e istinto e si concretizza attraverso un ‘pensiero immaginifico’ fatto di emozioni e sensazioni che scaturiscono dall’amore per il territorio.

Ricercare la bellezza nel vino attraverso il connubio con l’arte, un seducente incontro tra due percorsi paralleli che racchiude in sé tutta la storia e la cultura di una civiltà. E’ questo il senso del nuovo progetto di Tenute Rubino, R.A.P. (Rubino Art Project), presentato ieri sera nella sede dell’azienda di famiglia guidata da Romina Leopardi e Luigi Rubino. Un’iniziativa che fa seguito ad altri progetti similari che hanno visto protagonista l’arte nelle sue diverse sfaccettature e che è il frutto di una precisa strategia aziendale: quella, cioè, di trovare sempre nuovi spunti per raccontarsi, attingendo da linguaggi e tecniche che puntano ad affermare uno stile identitario nella comunicazione del vino. In questo caso, mettendo in parallelo da un lato la vocazione vitivinicola del territorio brindisino, dall’altro l’arte in tutte le sue espressioni e manifestazioni. La prima edizione del progetto R.A.P. ha come tema “Radici”, inteso come appartenenza ad un passato e ad una civiltà che trova nella terra la sua fonte ispiratrice. Ed è a questo tema che si sono ispirati i 10 artisti pugliesi – già affermati in ambito nazionale e internazionale – che, individuati e selezionati da Ilaria Caravaglio, storica d’arte e curatrice, hanno realizzato le proprie opere che, a partire dal 9 settembre prossimo, saranno protagoniste di una mostra a Palazzo Nervegna. Il tutto, in attesa dell’apertura della nuova sede della cantina dell’azienda Rubino, a Jaddico, che sarà il fulcro di un percorso di arte, bellezza ed esperienza.

Presente anche parte della rosa dei dieci artisti chiamati a rappresentare, ognuno col proprio linguaggio, il tema di questo primo appuntamento con RAP: Dario Agrimi, Mariantonietta Bagliato, David Cesaria, Pierluca Cetera, Giuseppe Ciracì, Francesco Cuna, Emilio D’Elia, Angelo Filomeno, Pierpaolo Miccolis, Ezia Mitolo.

“Con un appuntamento annuale – ha detto Romina Leopardi nel corso della conferenza stampa – R.A.P. intende sviluppare, con continuità e costanza, il rapporto con gli artisti contemporanei affidando loro la realizzazione di un’opera dedicata ad un tema – ogni anno diverso – da noi proposto. Abbiamo deciso di partire dal tema ‘Radici’, ovvero la capacità di richiamare in questo concetto tutti gli aspetti che determinano i suoi molteplici significati. Dalle radici culturali che affermano le tradizioni e gli stili di vita delle persone e che ne orientano la sensibilità ed il gusto, sino a toccare altre significazioni connesse al legame con la terra, che nutre e ispira, ma anche con tutto ciò che richiama il ciclo della vita, la natura, il creato. Il nostro obiettivo è quello di realizzare, nel tempo, una vera e propria Collezione d’arte contemporanea – da ospitare negli spazi della nuova costruenda cantina – che possa, attraverso una serie di eventi culturali ed espositivi, rendere ancor più interessante e particolare l’esperienza di visita a Jaddico e nella tenuta agricola sul mare Adriatico, a nord di Brindisi, con oltre 2000 anni di civiltà della vite e di cultura del vino alle spalle”.

“Esprimo il mio apprezzamento e la mia gratitudine – ha detto Ilaria Caravaglio – ai dieci artisti che hanno accettato con entusiasmo di essere coinvolti in questo progetto. Non è affatto scontato che persone della loro caratura decidano di partecipare ad una ‘puntata zero’, realizzando delle opere ex novo e su un tema richiesto da terzi. È stato un piacere constatare come abbiano deciso di abbracciare in toto il progetto e di mettersi in gioco su tutta la linea”.

Conclusioni, infine, affidate a Luigi Rubino, fondatore dell’azienda di famiglia che si è soffermato sulla costruenda sede delle Tenute in contrada Jaddico: “Sarà la nuova Casa del Susumaniello di Tenute Rubino. Una cantina immersa fra le vigne che guardano il mare Adriatico e che ospiterà sia la produzione che la divulgazione del vino. Sarà, infatti, insieme cantinasede operativa, produttiva, d’accoglienza, di degustazione, di vendita e sarà ricca di spazi polifunzionaliattualmente la nuova struttura è nel pieno della realizzazione. Tenuta Jaddico è la prima acquisita dalla mia famiglia: un tempo era sede di un grande vigneto e di un importante centro produttivo per contenitori di vino che mio padre Tommaso trasformò in un’importante azienda agricola. Oggi quel progetto, grazie ad un processo di continuo perfezionamento, lo porto avanti con mia moglie e con il supporto delle persone che collaborano con noi. Una storia di famiglia, di amore per la terra e per la ‘bellezza’. E nella bellezza non poteva mancare l’arte, della quale ci serviamo per promuovere non solo il nostro vino, ma anche e soprattutto il nostro territorio”.


Artisti 

Ilaria Caravaglio

Laureata in Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea all’Università del Salento, Ilaria Caravaglio, storica dell’arte e curatrice, vanta importanti esperienze nel settore sin da giovanissima. Dopo gli studi all’Università del Salento, si trasferisce a Roma nel 2008, per un tirocinio al Ministero degli Affari Esteri dove si occupa, oltre che della permanente Collezione Farnesina, della mostra itinerante Experimenta, che le permette di entrare in contatto diretto con giovani artisti più e meno affermati, molti dei quali oggi di fama internazionale. Successivamente, inizia la collaborazione come curatrice presso la storica Galleria Marino (Piazza di Spagna) e, contemporaneamente, frequenta il master in Curatore d’Arte Contemporanea presso il MLAC dell’Università La Sapienza, con Simonetta Lux e Domenico Scudero. Dal 2010 al 2013 è poi direttore artistico presso un’altra storica galleria della capitale, la Bosi Artes, ed è redattrice per testate di settore quali monitorARTI ed art a part of cult(ure). Nel 2011, vince insieme ad una collega, il bando di concorso della Regione Puglia Principi Attivi, e con lei fonda l’Associazione Culturale AttivArti, debuttando con un evento artistico di risonanza nazionale: Illuminando Lecce.  Collabora poi per circa due anni con la Fondazione Ducci, in qualità di responsabile del settore arte, curando la direzione artistica sia della sede di Roma che di quella di Féz (Marocco). Nel 2015 torna a Brindisi, dove continua a lavorare come curatrice indipendente e fonda l’Associazione Culturale Levante. Attualmente docente nella scuola secondaria di primo grado e, oltre a contribuire con alcune testate di settore, cura mostre ed eventi culturali. 

 

Gli artisti 

Dario Agrimi

Mariantonietta Bagliato

David Cesaria

Pierluca Cetera

Giuseppe Ciracì

Francesco Cuna

Emilio D’Elia

Angelo Filomeno

Pierpaolo Miccolis

Ezia Mitolo

 

Biografie

Dario Agrimi

Nasce ad Atri (Abruzzo) nel 1980. Lavora nel campo dell’arte contemporanea dall’età di 18 anni e attualmente realizza, nel suo studio di Trani, opere tra realtà e finzione che spaziano dalla pittura all’installazione, privilegiando anche il settore fotografico, scultoreo e video. Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in diverse città – in Italia e all’estero – tra cui la 54º Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e a diverse fiere internazionali d’arte contemporanea in Europa. Nel 2017 le sue opere sono apparse nella 57º Esposizione Internazionale La Biennale di Venezia, Palazzo Grassi, Guggenheim di Venezia e al Museo Mambo di Bologna. Svolge la professione all’Accademia di Belle Arti di Bari e il suo ultimo progetto “Sinonimi e Antonimi” si propone di essere presente negli spazi espositivi più importanti e conosciuti del pianeta. 

Mariantonietta Bagliato

Classe 1985, vive tra Bari e Praga. La sua ricerca artistica è costantemente influenzata dal teatro figurativo: il risultato è un lavoro caratterizzato da un uso sistematico di tessuti che diventano sculture, installazioni e disegni cuciti. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bari e attualmente svolge il ruolo di docente di Discipline Grafiche e Pittoriche. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, sia nazionali e internazionali. Le più recenti sono “Cuore Mio”, Nico Gallery (Bari, 2021), “Casa Vuota” (Roma 2019), “Like a Little Disaster” (Polignano a Mare, 2018). Ha esposto e partecipato come vincitrice e finalista a numerosi premi: Premio Fiber Art, Chieri 2021 (primo premio) Premio Federculture 2012, Premio Arte in Laguna 2011, Venezia (due premi speciali), Premio Pinacoteca Agnelli 2009, Artissima, Torino. 

 

David Cesaria

Nato a Mesagne (BR) nel 1976, vive e lavora a Manduria (TA) come pittore, scultore e architetto. Dopo la laurea in Architettura a Firenze e la specializzazione in Exhibit Design alla Domus Academy di Milano, ha arricchito la formazione in Museum Design con Oliviero Toscani presso il Museo MACRO di Roma. Molti i riconoscimenti nazionali, tra i quali “Pagine Bianche d’Autore” per la regione Puglia e il progetto di riqualificazione urbana a Potenza con Gae Aulenti; primo premio “Monumento alle donne del Mare-San Benedetto del Tronto” e terzo premio al concorso “Light Tales” a Brindisi nel 2018. Negli ultimi anni, la sua ricerca artistica si concentra soprattutto sulle Luminarie pop, progetto che unisce tradizione e tagliente ironia, e che ha portato le sue opere ad essere acquisite da molti collezionisti italiani e stranieri. 

 

Pierluca Cetera

Nasce a Taranto il 13 novembre 1969. Nel 1998 realizza “il simposio del dentista” per la mostra collettiva “Unheimlich” a Castellaneta. Nel 2003 espone la serie “Replay” a Shanghai e nel 2004 “La conquista della posizione eretta” nel Vorraumspace della Galerie di UrsMeile a Lucerna. Tra il 2005 e 2012 realizza diversi progetti pittorici esposti tra Milano e dintorni, indagando su voyeurismo, arte Sacra e pornografia. Nel 2010 inizia la collaborazione con il gruppo teatrale Opera. Dal 2011 sino ad oggi si segnalano diverse installazioni realizzate come “Sonno”, “Piogerella e Fuochino” (2016) presentata al MoArtSpace di Xinmi. Tra il 2020 e 2021 si rende promotore del progetto “Prossimamente”, mentre con il dipinto su velluto “Segreti” partecipa ad una mostra ad Atene e poi a Palermo. Attualmente vive a Gioia del Colle dove insegna Storia dell’Arte e Disegno presso il liceo scientifico “Canudo”.

Giuseppe Ciracì

Giuseppe Ciracì nasce nel 1975 a Brindisi, avviando il suo percorso professionale in Puglia per poi trasferirsi a Milano, dove sviluppa alcune ricerche nell’ambito della pittura figurativa, impegnandosi in un’originale rilettura della storia dell’arte antica e moderna. È stato finalista in diversi premi nazionali tra cui il Premio Celeste, il Premio Arte Mondadori, il Premio Arte Laguna di Venezia, il Premio di Pittura Zingarelli Rocca delle Macìe, il Premio Ora e ha vinto la 2^ edizione del Premio di Pittura Giuseppe Casciaro. Nel 2015 è stato selezionato dal critico Alberto Dambruoso a prendere parte alla Residenza Artistica BoCs Art di Cosenza. Attualmente è impegnato nel progetto editoriale Gli origami di Stendhal e svolge la professione di docente di Arte e Immagine e di Discipline Pittoriche presso le scuole secondarie di primo e secondo grado a Brindisi.

Francesco Cuna

Francesco Cuna nasce a Galatina (Lecce) nel 1978 e, successivamente, si traferisce per lavoro in Francia e in America; attualmente vive e lavora a Calimera. Si è diplomato in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, iniziando la sua attività espositiva nel 2000. L’ironia e la cura minuziosa dell’elemento pittorico sono costanti nelle sue opere che rende profondamente riconoscibili, attraverso un gioco tra realtà e finzione. Francesco prova nell’intento di trasferire in ciò che realizza uno strato di “già visto” con lo scopo, poi, di rivelarne, durante lo svolgimento, una possibile funzione destabilizzante. Tra le più recenti pubblicazioni, “Pongo” (2020), “Tracce di Eden” (2015) e “Recent Works (2014). Un artista a tutto tondo che ha viaggio il mondo con la propria arte: del 2018 la sua più recente apparizione in una mostra internazionale dal titolo “Dialogo secondo: Torre di Markellos” a Aegina (Grecia); risale al 2019, invece, la sua partecipazione ad una mostra italiana, “Project Rooms. Arcano”, tenutasi presso l’ex Convento dei Teatini a Lecce.

 

Emilio D’Elia

Dopo gli studi al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti a Lecce, Emilio D’Elia, nato a San Pietro Vernotico nel 1958, si trasferisce per diversi anni a Roma, stabilendosi definitivamente a Parigi. Le sue prime mostre risalgono alla fine degli anni ’80, e alcune di queste sono: “Primovere” – galleria A.A.M. di Roma, “Mandalaluce” – galleria Agarhe Nisple St Gallen (Svizzera), “Piccolo Formato” – Kouros Gallery di New York, “Celeste” – galleria di Damian Bouquet a Parigi, “Terre di Cielo” – Istituto italiano di cultura – Parigi, “Libri d’artista” – galleria Demetra – Milano. I lavori di Emilio D’Elia sono stati presentati in diverse fiere, tra le quali quelle di Francoforte, Chicago, Bruxelles, Artissima, Arte Verona, Attualissima (Firenze) e le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private tra le quali: Collezione A.A.M. di Roma, collezione Ferruzzi finanziaria – Ravenna, collezione d’arte moderna e contemporanea Accademia Carrara, Bergamo. 

 

Angelo Filomeno

Nasce ad Ostuni nel 1963 e, attualmente, vive e lavora a New York. Le sue opere sono metafore di situazioni o ricordi personali che parlano di solitudini, superstizioni, morte, paure e vengono sviluppate attraverso un’iconografia dai rimandi a volte macabri, ma da cui traspare un elemento di grande eleganza e raffinatezza grazie ad un sapiente utilizzo dei ricami. I suoi lavori sono stati inclusi in importanti rassegne internazionali quali la 52° Biennale di Venezia (2007), ARS 06 presso il Kiasma Museum of Contemporary Art di Helsinki, Re:Collection, presso il Museum of Arts and Design di New York, Threaded presso il Center for the Arts in Virginia. Tra le principali mostre internazionali a cui ha partecipato: Savannah College of Art and Design, Atlanta, Georgia; Frist Center for the Visual Arts di Nashville, Tennessee; Istituto Italiano di Cultura a New York e a Toronto. 

Pierpaolo Miccolis

Pierpaolo Miccolis (Alberobello, 1985) vive e lavora in Puglia. La sua formazione artistica lo porta a sviluppare differenti tipologie di linguaggio. Ricorre spesso all’installazione e alla fotografia, utilizzando tecniche pittoriche (acquerello) e concentrandosi sulla narrazione di fattori ambientali, botanici, etologici e metamorfici. Grande esperto di tarocchi e di altre discipline esoteriche, Pierpaolo realizza opere e soggetti ispirati al tema dei riti esoterici praticati nel Mezzogiorno, in cui evidenzia il carattere universale della superstizione e della magia. Dopo aver ottenuto il premio Internazionale di Pittura “Zingarelli” nel 2010 e aver partecipato al cortometraggio di Alessandro Piva incentrato sul rapporto tra l’artista, le sue opere e il territorio circostante (2014), nel 2019 dà vita alla sua prima monografia: “Famiglio”. Tra le mostre più rilevanti: “Cartam”, Museo del Presente, 2019; “Induced Spirits”, Spazio Microba, 2018; XVIII Biennale di Penne, 2015.

Ezia Mitolo

Scultrice di formazione, è allieva in Puglia di Francesco Somaini e Nicola Carrino; tra fine anni ‘80 e primi ‘90 è alla Fondazione Antonio Ratti di Como, dove studia con Giuliano Collina e altri artisti internazionali come Arnullf Rainer e George Baselitz. Il suo Io si esprime attraverso le arti figurative (scultura e pittura) ma predilige anche forme espressiva all’avanguardia: dal video-performance sino all’ interazione col pubblico. Numerosi i riconoscimenti, dal primo premio (1998) della sezione giovani di Art&Maggio Arena Puglia alla sua prima personale a Milano; sarà quindi a Roma, alla XIV Quadriennale. Ezia ha collezionato numerose partecipazioni a mostre e fiere, sia nazionali che internazionali (Parigi, Praga, Vienna, Edimburgo), fino al recente ingresso nel MarTa di Taranto e nell’Archivio Italiano dell’Autoritratto Fotografico del MUSINF di Senigallia. La sua opera più recente risale al 2021, anno in cui progetta e realizza “Il giardino dei Bisbigli”, un intervento urbano nella città di Taranto – nel quartiere in riqualificazione di Porta Napoli – dove vive dal 2007


Gen.le Lettore.

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