Claudio Capodieci segretario nazionale CONFAEL
Dopo due giorni di confronto nel Consiglio Nazionale della Confael del 14 e 15 novembre 2022, in cui molteplici tematiche sono state affrontate, ad emergere su tutto sono stati tre importanti capisaldi, su cui il Segretario Nazionale Industria e Metalmeccanici Claudio CAPODIECI è intervenuto
Il salario minimo garantito è un elemento necessario da attuare; alla luce anche della recente direttiva del Parlamento europeo, sarebbe auspicabile ascoltare l’Europa non solo quando si tratta di tagli, rappresentiamo infatti una Confederazione che considera l’Europa una certezza e un punto di riferimento da seguire; detta introduzione, aiuterebbe anche ad affrontare la questione dei contratti nazionali di lavoro che propongono valori che sono addirittura al di sotto dei livelli dei minimi tabellari;
Sul cuneo fiscale c’è la necessità immediata di interventi, in special modo in una fase delicata derivante dalla vicenda Ucraina e dalla speculazione su famiglie,
La detassazione potrebbe essere la strada maestra anche per i prossimi aumenti contrattuali e/o derivanti dalla contrattazione di secondo livello, infatti riteniamo che l’erogazioni di beni di servizi comuni o fringe benefit siano elementi su cui bisogna investire, permettendo ai lavoratori dipendenti di poter pagare beni di prima necessità; detassazione e deducibilità sono due elementi fondamentali per garantire maggiore liquidità alle aziende; essendo il settore privato il motore principale di questo paese, un clima favorevole per gli imprenditori sicuramente garantirebbe maggiore occupazione e incrementi salariali; questo discorso, comunque, andrebbe affrontato anche nelle pubbliche amministrazioni; La Sicurezza sul lavoro è un altro punto importante su cui è doveroso intervenire; oramai le statistiche sugli incidenti sul lavoro riportano una media di circa tre vittime al giorno, e la Confael chiede un osservatorio nazionale specifico che agisca congiuntamente a governo, Inail, Inps, INL, associazioni datoriali e Organizzazioni sindacali, con l’implementazione degli organismi ispettivi, al fine di correggere le storture fino ad oggi non funzionanti. La Confael si dovrà impegnare affinché su questi tre punti cardine il nuovo Governo insediato dia risposte, soprattutto in questa fase delicata, e se non vorrà ascoltare le nostre istanze, bisogna mobilitarsi affinché vengano date risposte ai circa 400.000 associati che tutti giorni riempiono gli uffici e le nostre sedi CONFAEL in cerca di cambiamento e di serenità.
