CASO MESSINA DENARO. TESTIMONE ACCUSA LE FORZE DELL’ORDINE A LE IENE. UNARMA: “SIA FATTA LUCE SULLE MELE MARCE”

“Il servizio trasmesso ieri sera durante il programma Le Iene asseconda la curiosità pruriginosa dei telespettatori sul caso Messina Denaro lucrando sull’onore delle istituzioni: non si può parlare di corruzione tra le Forze dell’Ordine prima di aver verificato la sussistenza dei fatti” – così Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma,
associazione sindacale dell’Arma dei carabinieri 

“Il 31 gennaio Le Iene ha raccontato tramite Ismaela La Vardera, vice presidente della Commissione antimafia della Regione Sicilia ed ex inviato del programma, il coinvolgimento di un super testimone sotto copertura che avrebbe partecipato a facoltosi festini insieme alla ‘borghesia mafiosa’, con il favore dei membri delle Forze dell’Ordine, persone della magistratura e noti politici, il tutto prima ancora di aver ricevuto un riscontro da parte della Procura e dei Ros. Questa non è informazione, ma spettacolarizzazione” – prosegue Nicolosi – “Senza riscontri oggettivi e dimostrabili si scende nella diffamazione: come sindacato dell’Arma dei carabinieri chiediamo immediate delucidazioni su quanto emerso durante Le Iene e, qualora i fatti siano accertati, che sia fatta luce sulle mele marce tra le Forze dell’Ordine e nella giustizia italiana”.


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