Brindisi fin dalle epoche più remote è stata Porta d’Oriente col suo porto naturale più significativo del Mediterraneo, un territorio naturalmente predisposto all’aviazione ed una collocazione geograficamente orientata ad Oriente con tutto un insieme di opportunità economiche, commerciali e di scambio culturale che questo comporta. Oggi queste importanti opportunità sono tutte ancora presenti e più che mai ambite. Ognuna di queste tante ed innate virtuose caratteristiche può e deve diventare, come già nel passato, potenziale di crescita e benessere diffuso per l’intero territorio. 

Ciò può accadere se si riserva la dovuta attenzione a tutte le infrastrutture che consentono la comunicazione e lo scambio tra la città, il territorio locale e l’intero Mediterraneo. I già citati Porto marittimo, Aeroporto Civile, rete viaria statale e ferroviaria passando per l’universo delle infrastrutture più marcatamente industriali e commerciali devono essere attenzionate grandemente in una città che voglia tornare protagonista e sviluppare lavoro e benessere a partire dalla sua vocazione naturale. È necessario dedicare ad ognuna di queste fondamentali opere progettualità a lungo termine che ne rilancino missione e capacità tecnologiche ma anche a medio e brevissimo termine per garantire la necessaria cura e manutenzione dell’esistente. 

Dopo le varie crisi economiche, finanziarie e di equilibri internazionali la sfida del PNRR rimane vitale e per coglierla occorrono visioni politiche e professionalità tecniche in forza agli Enti ed alle Istituzioni responsabili a vario titolo delle infrastrutture cittadine. L’assetto del territorio ed i suoi documenti programmatici pluriennali sono di vitale importanza e non solo per le grandi sfide delineate ma anche e soprattutto per la vivibilità stessa di chi questa città la vive ogni giorno. 

Come abbiamo dovuto constatare sono bastate le abbondanti piogge di questi giorni per mettere a serio rischio l’incolumità e la sicurezza dei brindisini a motivo di mancate manutenzioni e programmazione di interventi idraulici e di messa in sicurezza non sostenuti nel tempo. Questo non è accettabile in quanto si tratta di un pre-requisito per ogni sviluppo economico e sociale che si voglia immaginare.

Il commercio con l’Oriente ed il Mediterraneo, la competitività del Sistema Industriale, l’attrattività turistica e l’appetibilità stessa del territorio sotto ogni aspetto passano dalla presenza e dall’efficienza di infrastrutture adeguate ed all’altezza delle sfide di oggi. Un Sindacato che abbia a cuore il futuro del lavoro e la sostenibilità futura dei redditi dell’intera popolazione brindisina non può che avere a cuore questo tema ed invitare ogni soggetto politico e sociale a #ProgrammareOltreEmergenze. 

La Uil di Brindisi, su questo come su altri temi, offre la propria disponibilità a collaborare e dialogare con Enti, Istituzioni ed attori sociali per fare rete anche su questa importante sfida. Un invito più volte ribadito di recente dal nostro Sindacato ma oggi ancor più sentito considerate le settimane di forte fervore di parole, proposte e programmi quale il periodo elettorale per le prossime Amministrative. È in gioco il futuro di questa città e di questo territorio ed il destino dei lavoratori di oggi e del lavoro che verrà domani, se insieme si riuscirà a #ProgrammareOltreEmergenza per Brindisi.

 

 

Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi

Fabrizio Caliolo