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Audizione ANDIAR. Galante (M5S): “Chiarire il perché della mancata programmazione per la radiodiagnostica per il 2022”

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Si è tenuta ieri in Commissione Sanità l’audizione richiesta dall’’associazione Nazionale di Diagnostica per Immagini per l’Area Radiologica (ANDIAR) e dal capogruppo del M5S Marco Galante sulla mancata programmazione per la branca della radiodiagnostica per l’anno 2022.

“È emerso  – spiega Galante – che nel tavolo di concertazione con la Regione del settembre 2021 tre  associazioni sulle quattro presenti,  che rappresentano l’80% dell’intero comparto, avevano chiesto di rivedere la griglia di valutazione per la ripartizione delle risorse per l’acquisto di prestazioni per la radiodiagnostica. In particolare era stata chiesta l’abrogazione del fondo Extra Asl, per farlo confluire nel fondo ASL, come già fatto per i laboratori analisi, e la modifica della ripartizione dei fondi del budget extraregionale vincolato, allo stato attuale fermo al tetto storico del 2011, mutuando il metodo utilizzato dalle Case di Cura. Proposte che il Dipartimento aveva ritenuto valide e sarebbero dovute confluire nel documento di programmazione del fondo unico della Radiodiagnostica per l’anno 2022, che non risulta essere mai stato pubblicato dalla Regione, nonostante la legge regionale stabilisca la programmazione annuale. Ieri purtroppo l’assessore Palese era assente per una riunione con i direttori generali delle Asl, ma abbiamo chiesto ad ANDIAR di inviare una relazione alla Commissione da inoltrare al dipartimento. Parallelamente è stata riconvocata una nuova audizione alla presenza dell’assessore per la prossima settimana. Serve capire perchè non si sia proceduto con la pubblicazione del documento di programmazione. Ci è stato  detto che le modifiche richieste, che non comporterebbero aggravi di spesa per la Regione, consentirebbero di aumentare l’offerta di prestazioni diagnostiche in modo uniforme in tutte le province pugliesi, riducendo così i tempi di attesa e di conseguenza la mobilità passiva che oggi ci costa milioni di euro. È necessario chiarire questi aspetti e cercare al più presto una soluzione alle criticità emerse, ad esempio quanto accade per la Asl di Foggia dove su 500.000 euro di budget extra regionale, alle strutture sarebbero stati distribuiti solo 50.000 euro complessivi  a fronte di una mobilità passiva verso il Molise costata alle casse regionali oltre due milioni e mezzo di euro”.


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