BRINDISI.Femminicidio.Polemiche e condanne: le dichiarazioni controverse del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Cesare Mevoli

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Le recenti dichiarazioni del consigliere comunale e commissario cittadino di Fratelli d’Italia a Brindisi, Cesare Mevoli, hanno scatenato un’ondata di indignazione e condanne da parte di diverse figure politiche e istituzioni locali.

Mevoli ha attirato l’attenzione della stampa e dei social media a causa di una dichiarazione alla stampa e di un post che ha condiviso, nel quale ha affrontato il tragico caso del femminicidio di Giulia Cecchettin in modo controverso. Le sue parole, secondo molte voci critiche, non solo attaccano la vittima, Elena Cecchettin, ma promuovono anche teorie discutibili sul maschilismo e la violenza di genere.

Il consigliere ha espresso la sua posizione in merito al femminicidio, sostenendo che l’uomo “virile” non si macchia di tali crimini, relegando il fenomeno a individui deboli ed effeminati. Questa teoria, etichettata come retrograda e offensiva, è stata associata a ideologie di estrema destra, spesso negazioniste riguardo ai problemi culturali e patriarcali che contribuiscono alla violenza contro le donne.

Le critiche alle parole di Mevoli non si limitano alla sua presunta misoginia, ma si estendono anche a presunte espressioni omofobe, evidenziate dalla sua descrizione di un “maschio alfa” basata su caratteristiche fisiche e tratti del viso.

La reazione delle istituzioni e dei partiti politici non si è fatta attendere. La Federazione Provinciale del Partito Democratico di Brindisi e il Circolo cittadino Partito Democratico “D. Sassoli” di Brindisi hanno emesso una dichiarazione congiunta, definendo le affermazioni di Mevoli come “gravissime” e chiedendo che i rappresentanti di Fratelli d’Italia prendano ufficialmente le distanze da tali parole.

Anche il movimento politico “Brindisi Bene Comune Alleanza Verdi e Sinistra” ha espresso il suo dissenso, sottolineando come le teorie di Mevoli vadano bollate come “pensieri eccentrici e folkloristici” e cercando di minimizzare l’odio misogino implicito nelle sue parole.

L’On. Claudio Stefanazzi del Partito Democratico ha rilasciato una dichiarazione personale, condannando le teorie del “maschio alfa” di Mevoli come “allucinanti” e “vergognose”. Ha sottolineato come tali opinioni, soprattutto quando espresse da un rappresentante delle istituzioni, contribuiscano a perpetuare una cultura di dominio maschile, non solo attraverso la violenza, ma anche attraverso la negazione e la minimizzazione dei problemi e delle vittime.

La richiesta di dimissioni è stata avanzata da diverse voci, ma resta da vedere come si evolverà la situazione e se Fratelli d’Italia prenderà una posizione ufficiale su questo controverso episodio. Nel frattempo, l’indignazione e la condanna da parte di diverse fazioni politiche e sociali dimostrano quanto sia importante affrontare con fermezza il tema della violenza di genere e delle ideologie che la giustificano o minimizzano.


Dichiarazione dell’On. Claudio Stefanazzi del Partito Democratico in merito all’intervista rilasciata dal commissario cittadino di FdI e consigliere comunale di Brindisi, Cesare Mevoli, sulla violenza sulle donne ed in particolare sul femminicidio di Giulia Cecchettin:

“Con le sue allucinanti teorie del “maschio alfa che non uccide”, il consigliere brindisino di FdI, Cesare Mevoli, è riuscito inconsapevolmente a dimostrare quanto siano vere e fondate le parole di Elena Cecchettin. Quando ho letto il suo post ho provato vergogna, come padre, come  uomo e come essere umano. Perché la politica c’entra davvero poco con tutto questo. 

Ascoltare considerazioni di questo tenore e di questa gravità, soprattutto da un rappresentante delle istituzioni, fa onestamente accapponare la pelle perché ci fa capire, qualora fosse ancora necessario, quanto radicata e pervicace sia una certa cultura di dominio e sopraffazione maschile. Questa cultura non parla solo il linguaggio della violenza ma anche quello della negazione e dello svilimento del problema e delle vittime.

A Cesare Mevoli non ho consigli da dare, né dimissioni da chiedere. Mi pare abbastanza evidente che il suo sia un caso ormai perso e irrecuperabile soprattutto sul piano umano. La presenza di persone come lui nella vita di tutti i giorni e  nelle istituzioni ci ricorda quanto sia difficile portare avanti il nostro impegno per Giulia e per tutte le donne. Ci obbliga a ricordare esattamente contro cosa e per chi dobbiamo combattere ogni giorno”.

Federazione Provinciale del Partito Democratico di Brindisi 

Circolo cittadino Partito Democratico “D.Sassoli” di Brindisi

 

Le dichiarazioni rilasciate alla stampa ed il post condiviso sui social dal consigliere comunale e commissario cittadino di Fratelli d’Italia di Brindisi Cesare Mevoli sono di una gravità assoluta. 

Il violento attacco ad Elena Cecchettin, che da vittima diventa colpevole, basterebbe per indignare, ma il consigliere rincara la dose usando sciocche teorie per giustificare questa presa di posizione. 

La teoria sul maschio dominante che non si macchia di femminicidio, relegando questo tipo di delitti a soggetti lombrosianamente deboli ed effemminati, esprime un pensiero retrogrado ed è offensiva nei confronti di uomini e donne.

Tutte le esternazioni del commissario e consigliere FdI sono pregne di machismo, più l’uomo è femminile, più è propenso al femminicidio.

Queste teorie vengono puntualmente riproposte ad ogni femminicidio da gruppi di suprematisti di estrema destra, negando un problema culturale e patriarcale. 

L’assurdità delle affermazioni di Mevoli sta anche nella assoluta contraddizione con i dati reali: la violenza verbale e fisica contro le donne vive drammaticamente nel chiuso di molte famiglie cosiddette “normali”.

I rappresentanti di ogni ordine e grado di Fratelli d’Italia a partire proprio dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i suoi colleghi del gruppo consiliare e i componenti della maggioranza al Comune di Brindisi con in testa il Sindaco di Brindisi Pino Marchionna, devono prendere ufficialmente le distanze da tali assurde e infamanti affermazioni. 

Queste esternazioni gravi non possono essere bollate come pensieri eccentrici e folkloristici, tentando di sminuire il carico di odio misogino che trasuda da quelle parole. 

È evidente perciò che un rappresentante delle Istituzioni che si lascia andare a questo tipo di esternazioni tese a negare ed a ridimensionare problemi sociali di questa portata, lanciando strali e insulti, deve immediatamente rassegnare le dimissioni da ogni incarico pubblico.

Brindisi Bene Comune

Alleanza Verdi e Sinistra

 

Sono gravissime e preoccupanti le affermazioni del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Cesare Mevoli sul femminicidio di Giulia Cecchettin.
In tali affermazioni retrograde ed oscurantiste ritroviamo tutti i pregiudizi sulle donne come Elena Cecchettin che dovrebbe restare in silenzio con i suoi cari , chiudersi nel dolore e pregare, anziché denunciare e far rumore.
Elena invece con la forza delle sue  parole ha scosso l’intero paese, ha scosso le coscienze con la richiesta di far rumore, non il silenzio ma la denuncia dell’omicida come figlio sano della cultura patriarcale.
Eppoi sempre nelle parole del consigliere Mevoli ravvisiamo chiaramente tratti omofobi con la descrizione dell’uomo virile a partire dalla sua corporatura, dai tratti del viso, dalle mani.
Resta da chiedersi, ed è una domanda retorica, se Cesare Mevoli può con le sue idee e pregiudizi essere un consigliere comunale di Brindisi, rappresentare tutti i cittadini.

UGUAGLIANZA CITTADINA: MEVOLI HA PERSO L’ENNESIMA OCCASIONE PER STARE IN SILENZIO
 

Quanto dichiarato dal commissario cittadino di Fratelli d’Italia Cesare Mevoli su Elena Cecchettin è a dir poco vergognoso e getta un’ombra sui tanti esempi di buona politica che in queste ore hanno manifestato piena e convinta solidarietà nei confronti di Elena, percependo fino in fondo il suo dolore.
 
Certo, le parole non bastano. Occorrono comportamenti conseguenti, proprio a tutela delle donne che sono costrette a subire varie forme di violenza, non ultima di tipo verbale, come nel caso di Mevoli.
 
Adesso per cancellare questa macchia il commissario di Fratelli d’Italia farebbe bene a cancellarsi dal ruolo istituzionale e politico che occupa. In questo modo potrebbe tentare di attutire la portata delle sue inaccettabili dichiarazioni.
 
UGUAGLIANZA CITTADINA – BRINDISI

 


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