“La Rivoluzione Tecnologica e il Futuro del Lavoro: I Mestieri a Rischio”

Una crisi che colpisce Anche i “Colletti Bianchi”

L’avanzamento tecnologico sta suscitando allarmi tra diverse categorie di lavoratori, poiché la sua rapida evoluzione minaccia di far scomparire alcuni mestieri tradizionali. Se in passato erano soprattutto operai e manodopera non qualificata a subire l’impatto dell’automazione, oggi la rivoluzione tecnologica coinvolge anche i cosiddetti “colletti bianchi”.

Settori a rischio includono programmatori, matematici, ingegneri e scrittori. In particolare, le aree assicurative, finanziarie e legali sembrano destinate a subire notevoli stravolgimenti. Uno degli impatti più evidenti è nel settore del telemarketing, dove l’apprendimento automatico minaccia di sostituire lavoratori che insegnano lingue, storia e letteratura.

Questa è la quarta rivoluzione industriale, un periodo caratterizzato dall’automazione dei processi produttivi e adattamento post-Covid. La tecnologia, alimentata dall’intelligenza artificiale, potrebbe mettere a rischio milioni di posti di lavoro. Dalla sostituzione di camerieri e hostess con robot, alla possibile fine di mestieri come postini, tassisti, autisti, piloti e camionisti, la portata dell’impatto è vasta.

Professioni come tipografi, cassieri, traduttori, interpreti, fotografi e personale di vendita al dettaglio sono sempre più minacciate dalla crescente presenza degli e-commerce. In modo sorprendente, persino figure professionali come i notai potrebbero scomparire entro il 2050, poiché operazioni come la registrazione di passaggi di proprietà diventano automatizzate.

Secondo una ricerca di Goldman Sachs pubblicata su L’Economist, l’intelligenza artificiale potrebbe eliminare globalmente 300 milioni di posti di lavoro, coinvolgendo 1.016 professioni ad alto potenziale di automazione. Tuttavia, è essenziale contestualizzare questi dati, poiché nuove opportunità di lavoro potrebbero emergere in parallelo.

La macchina non può sostituire la creatività, la passione e l’interazione umana. Pertanto, è cruciale identificare le competenze più richieste e adattarsi ai trend di mercato in crescita. Il World Economic Forum (WEF) segnala che alcune professioni in declino includono addetti all’inserimento dati, segretari amministrativi, dipendenti dei reparti contabilità e delle risorse umane.

Mentre alcune mansioni potrebbero scomparire, la natura stessa di alcune professioni potrebbe evolversi. Ad esempio, la blockchain potrebbe rendere obsoleta la figura del notaio, e i robot advisors potrebbero sostituire consulenti finanziari. La consegna di pacchi potrebbe essere gestita dai droni, riducendo la necessità di postini.

La chiave per affrontare questa rivoluzione è adattarsi e sviluppare competenze richieste in settori emergenti. Mentre il futuro del lavoro si trasforma, ciò che resta immutato è l’importanza di qualità umane come creatività, dedizione e entusiasmo nelle interazioni con gli altri.


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