D’AMATO (VERDI EUROPEI): COMMISSIONE UE CHIEDERÀ CHIARIMENTI SU AMPLIAMENTO DEL NARDÒ TECHNICAL CENTER

Sul progetto di ampliamento dell’impianto automobilistico del Nardò Technical Center, in Puglia, “permangono alcune questioni in sospeso riguardanti tra l’altro i motivi imperativi di rilevante interesse pubblico” e per questo “la Commissione contatterà le autorità italiane per chiedere ulteriori chiarimenti”. È quanto scrive il commissario Ue all’Ambiente Virginijus Sinkevičius rispondendo a una interrogazione dell’eurodeputata Rosa D’Amato (Verdi europei). “Lo scorso agosto – dice D’Amato – la Regione Puglia dato il via libera all’ampliamento dell’impianto automobilistico di Nardò sostenendo che si tratta di un intervento di ‘pubblica utilità’. Io ho più di un dubbio in merito. Innanzitutto l’area interessata rientra nella riserva naturale Palude del Conte e Dune Costiere, al cui interno c’è un Sito d’importanza comunitaria con specie e habitat protetti che dovrebbero essere conservati con rigore. I miei dubbi li ho messi per iscritto in una interrogazione alla Commissione. La risposta di Bruxelles dimostra che non erano campati per aria, anzi”. 
 
Nella sua risposta, la Commissione comunica di aver ricevuto una notifica dall’Italia riguardo alle misure compensative connesse al progetto e previste dalle norme Ue. “Tali misure – scive Bruxelles – sono giudicate pertinenti e proporzionate tenuto conto dell’impatto previsto del progetto. Comprendono l’ampliamento dell’habitat 6220 (percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea), il ripristino dell’habitat 9340 (foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia) e di altri habitat forestali, per una superficie totale di 507,4 ettari. Inoltre è previsto l’ampliamento della zona speciale di conservazione al fine di includere tutte le zone soggette a compensazione all’interno del sito protetto. Tuttavia, dato che nella notifica di cui sopra permangono alcune questioni in sospeso riguardanti tra l’altro i motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, la Commissione contatterà le autorità italiane per chiedere ulteriori chiarimenti”, conclude Sinkevicius.


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