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Emergenza Radiologia Interventistica a Brindisi: L’Appello Urgente del Consigliere Regionale Fabiano Amati per Salvare Vite

    L’  Ospedale  Perrino    di Brindisi  non può  mancare   di servizi  e attività  essenziali  anche e soprattutto   per la vita delle persone : duro  intervento  del Consigliere   Regionale   Fabiano  Amati  sulla vicenda  della  Radiologia  interventistica .

Alla  luce  degli  ultimi   dolorosi  avvenimenti, che  hanno tra  l’ altro   causato nelle  scorse  ore   il decesso  di  un  uomo  brindisino ,   arrivano sempre più  conferme   che     una   “ burocrazia  sempre più dannosa”  sta influendo  negativamente  sulla sanità  brindisina  e  pugliese e  la salute  dei   cittadini  .

Un cittadino  brindisino  ( come  nel caso  del quarantenne  Antonio  Picciolo)  che sta   male, ha  bisogno di  interventi  immediati   ma  è costretto  ad andare  fuori  città   : inaccettabile.

La  grave  carenza  ( per non dire  mancanza….) della   Radiologia  Interventistica   all’ Ospedale   Perrino  di    Brindisi, una  problematica  che  non nasce certamente adesso,  come   sottolinea  il    Consigliere  Regionale  di   Azione   Fabiano  Amati  (da sempre  molto attento  alle problematiche   della sanità pugliese, attraverso  tra l’ altro   istanze, segnalazioni, proposte).

Parole   pesanti  quelle  di   Amati.  “  Ho chiesto  al    Sindaco di  Brindisi   Pino   Marchionna di   convocare  con urgenza  una conferenza dei  sindaci, con l’ assessore regionale, i consiglieri regionali, il   Direttore  Generale  e il   Direttore  dell’ Unità   Operativa ,  per  affrontare  e risolvere  in poche ore  la grave carenza della  radiologia  interventistica  al   Perrino, causata  dalle gravi disattenzioni  e sottovalutazioni   delle   burocrazie  sanitarie  .

Quella  della   radiologia  interventistica  è in sostanza  la  carenza  di  una  specialità salva-vita, riguardante   la salute  di tutti i cittadini della provincia di   Brindisi, che negli ultimi  mesi  è stata  trattata  con minore  attenzione anche rispetto  a  una qualsiasi inaugurazione – con tanto di  comunicati, selfie  e foto di gruppo –  di un ascensore, di un montacarichi,  o dello spostamento di  una carta    da  una  scrivania  all’ altra  . E per   evitare complicazioni logistiche o scuse, ho consigliato   a Marchionna  di  convocare l’ incontro  a   Bari , nella   sede  del Consiglio  Regionale ; per  la  logistica    me  ne occupo   io”.

Si   ha  sempre più  la sensazione  di   un  sistema  sanitario – ospedaliero   “ diviso   in vari    pezzi che vanno   per conto loro”, dove   si tiene  conto  solo di certe realtà  e  si  disconosce   l’ importanza   ( anche  “ strategica”    di  altre  .

Pensiero    “ avallato”  dalla presa  di  posizione  del   consigliere   Fabiano   Amati.

“  la   radiologia  interventistica    è  un problema   di rango  regionale  che  va  certamente  centralizzato, poiché  trattasi  di una  branca   specialistica    salva –vita,  tipica    degli ospedali   regionali    di  secondo  livello, non assoggettabile  alle regole  della   territorialità  provinciale.    Insisto  con  la costituzione   di  Azienda  Zero, nel frattempo c’è  urgente  bisogno  di istituire   al   Perrino  un’ unità  operativa  dipartimentale, assumendo tutti i costi  necessari, incentrata   sul  personale  in servizio  e su  altri  radiologi che  hanno già  dato  la disponibilità ad accettare  l’ offerta  di   lavoro della   ASL  brindisina . Ovviamente, bisognerà associare  ai professionisti  medici  il personale   delle altre professioni  sanitarie  necessarie.  In poche  parole,  non bisognerà   ripetere    gli errori e le sottovalutazioni del passato, che  ci  hanno portato a distruggere un servizio  di grandissima  efficienza, a causa di litigi, ripicche, allontanamenti  e  rifiuti  nel  riconoscere  modalità  organizzative in grado    di attribuire    indennità  speciali  e comunque  certamente    inferiori a molte   altre  pagate  inutilmente.  E mi fermo  qui,  perché   non è questa l’ ora dei processi,  mane  accenno al solo fine di evidenziare che  anche  in questo caso si tratta di vicende     generate dalla disattenzione  delle burocrazie sanitarie, con i politici  responsabili della mancata conoscenza  nel dettaglio    delle magagne e della  mancata reazione in termini disciplinari    a tanto  scempio  “.

Già,  anche  e  soprattutto    la politica non può  esimersi  dalle proprie responsabilità.