Il 2024, senza se e senza ma, dovrà essere l’ anno in cui, sul territorio brindisino e in PUGLIA, dovranno essere risolte vertenze occupazionali che hanno distrutto già famiglie, padri di famiglia, lavoratori. Vertenze anche ataviche, di cui tutti, politica, istituzioni, imprenditori, sindacati ( a cui va dato atto di continuare a lottare e a sostenere determinate situazioni) devono sentirsi responsabili e ” fare un serio esame di coscienza”, non avendo trovato soluzioni in tempo. Si badi bene, non è polemica.. è , dovrebbe essere ” una presa d’ atto complessiva”, per non sbagliare più, per non esitare .
I numeri, in Puglia, legati al lavoro enorme, incessante della Task Force Regionale sulle crisi occupazionali guidata da Leo Caroli, sono inequivocabili : oltre 50 vertenze ancora aperte, 20 mila e più lavoratori coinvolti, tenendo presente anche di quelle emergenze che purtroppo non hanno ” visibilità e attenzione mediatica”.
Insomma, un ” brutto romanzo”, con nomi e cognomi, “non più leggibile”, e tutto questo mentre il Governo alza gli stipendi dei sindaci.
Senza polemica…. soprattutto per tenere alta la riflessione, per pensare concretamente, agire.