In risposta a quanto affermato dal Dott. Nardelli relativamente alla presenza dei pini In Viale Aldo Moro, Via  Palmiro Togliatti e Viale Caduti di Via Fani, pur condividendone in parte il contenuto, è da ritenersi che  probabilmente si è pronunciato senza aver fatto un sopralluogo che è il punto di partenza per una valutazione fatta precisa 

Le esigenze biologiche dei pini sono incompatibili su viali cittadini, caratterizzati da spazi ristretti con  marciapiedi e prossimi al fondo stradale. Per le loro caratteristiche devono essere collocati a distanza di 3-4  metri dalla strada. Gli interventi prospettati, qualora ci si trovi in situazioni critiche, sono pagliativi che  rimandano ad altra data i problemi, con costi piuttosto elevati per la comunità. Per le caratteristiche del  manufatto – viale con sparticareggiate in area soggetta a forti venti – la stabilità del pino viene ulteriormente  compromessa. Siamo di fronte a pini con baricentro seriamente compromesso. 

Inoltre un progetto valido tiene conto del rapporto tra albero e illuminazione pubblica: la chioma non deve  coprire o rendere buio un fondo stradale, soprattutto in aree cittadine. Nessun elemento, né siepe né albero  deve rappresentare ostacolo alla visibilità, né rappresentare ulteriore fattore di rischio. Quella aiuola è parte  del viale e non un elemento esterno; c’è una responsabilità tecnica. 

Il recente sinistro che ha comportato il decesso del giovane Mirko Conserva conferma quanto sosteniamo già  da tempo, il giovane è andato contro un elemento, elementi delle strada che non lasciano scampo. 

In definitiva siamo di fronte ad un errore progettuale davanti al quale ogni intervento conservativo risulta un  palliativo con costi piuttosto onerosi per la collettività. Quando si elabora un progetto di verde pubblico, bisogna tenere in considerazione la natura dell’area sulla quale va ad inserirsi la piantumazione di alberi e le  esigenze che deve soddisfare. Inoltre, in ragione della esigenza di una adeguata illuminazione notturna, bisogna valutare quell’albero da adulto se con la sua chioma possa costituire elemento che crea vistose zone  d’ombra notturna o copertura completa dei pali. 

In presenza di spazi ristretti bisogna optare per alberi con radici a “fittoni” e non con apparato radicale  orizzontale piuttosto vivace che crea problematiche sulla sicurezza. I pini hanno delle esigenze botaniche non  tenute in debita considerazione e sui viali creano problematiche complesse. I pini dovrebbero essere posti, è  bene ribadirlo, onde evitare danneggiamento del manto stradale, pavimenti e cordoli, almeno a 3-4 metri  dalla strada. Sul viale i pini occultano l pali dell’illuminazione serale. E ‘ completamente fuori da ogni logica la  posa dei pini sull’aiuola centrale, che rappresentano un costante pericolo anche per prudenti motociclisti e  autovetture che procedono sulla corsia di sinistra della strada.

In Viale Aldo Moro, Via Palmiro Togliatti e Viale Caduti di Via Fani sono presenti pini che mostrano un palese  spostamento del baricentro perché collocati in aree sottoposte a venti impetuosi e che, pur sottoposti a potature, potrebbero crollare. 

A seguito dei venti con pioggia sul fondo strada, già dilaniato da ferite e dossi creati dalle radici, gli aghi dei  pini rappresentano un pericolo per i motociclisti. Sull’aiuola centrale sparticarreggiate vanno evitate la posa  di elementi che possono occultare la visibilità dei pedoni in fase di attraversamento e che possono per la loro  conformazione (alberi con diametro dei tronchi ampio, marciapiedi divelti e cordoli sollevati,….) in caso di  incidente stradale. Stiamo parlando di elementi pericolosi facenti parte del viale e non periferici. Sulla scorta  di tutto ciò, riteniamo che i pini vadano rimossi al fine di evitare incidenti anche particolarmente gravi.  

Si raccomanda di redigere un progetto globale dell’area sulla quale insistono altre problematiche 

Sulle problematiche complessive dell’area nel dicembre del 2023 sono intervenute le nostre associazioni  “Fare Verde” e “Immagina Brindisi”: il nostro appello è rimasto inascoltato e il caso ha voluto che il giovane  Mirko abbia perso la vita vicino ad uno dei cinque pini secchi.  

 

Il Presidente di IMMAGINA BRINDSI Il Presidente di Fare Verde   Giovanni Picardi Pietro Porcelluzzi