Così il Consigliere regionale e Presidente della Commissione Ambiente e Trasporti Michele Mazzarano, che interviene sul tema oggetto della recente convocazione degli Assessori Amati e Piemontese con i DG delle Asl pugliesi.
"A fronte di un vertiginoso aumento dei casi dei disturbi del neuro-sviluppo in età evolutiva, si fa sempre più evidente la drammatica incapacità del servizio sanitario di rispondere adeguatamente alla domanda incalzante di diagnosi e presa in carico.
La Regione Puglia dovrà confermare la posta finanziaria degli anni precedenti di 5 milioni di Euro per il contributo alle famiglie che si rivolgono ai privati per i percorsi di riabilitazione. Ma la Giunta regionale sarà chiamata a modificare radicalmente la modalità di assegnazione delle risorse, visto che le pastoie burocratiche negli anni passati hanno impedito che tutte le somme stanziate arrivassero alle famiglie aventi diritto, mortificando così lo sforzo economico fatto dal Consiglio regionale.
A questo si aggiunge la necessità impellente di modificare il Regolamento Regionale 9/2016, che disciplina la rete assistenziale territoriale sanitaria e sociosanitaria per i disturbi dello spettro autistico.
Queste modifiche potrebbero consentire l'apertura di nuove strutture, tra moduli, centri diurni e centri residenziali del privato accreditato, diffuse sul territorio per i percorsi riabilitativi nelle diverse fasi della crescita e nella complessa casistica dei disturbi. Nuove e aggiornate valutazioni sulle rette e sui modelli organizzativi potrebbero sbloccare l'applicazione di un regolamento che finora ha raggiunto obiettivi del tutto inadeguati ai livelli di fabbisogno.
Il prossimo bilancio di previsione della Regione inoltre dovrà prevedere, come disposto in una norma recentemente approvata dal Consiglio regionale, un congruo finanziamento per la realizzazione, da parte delle ASL pugliesi, di sei centri specialistici dedicati ai problemi del neuro-sviluppo. È questo il nuovo tentativo da parte della Regione per far fare un salto di qualità al servizio sanitario regionale nell'affrontare questo fenomeno in crescita. E le Asl pugliesi sono chiamate a rispondere prontamente a questa sfida tralasciando ritardi, lentezze e pastoie burocratiche che non si conciliano con il grido di dolore di tante famiglie.
Alla pianificazione della realizzazione dei centri specialistici dovrà seguire un poderoso investimento per la formazione, in collaborazione con le Università, per immettere nei fragili organici delle strutture le professioni sanitarie specializzate, come i logopedisti e i tecnici della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva. La formazione deve adeguarsi ai dettami dei metodi scientifici previsti dalle attuali linee guida dell'Istituto Superiore di Sanità sul disturbo dello spettro autistico".