“Non possiamo che registrare la totale assenza di un governo che con il suo ministro Urso ha deciso di non intervenire concretamente per tutelare i lavoratori Eni che questo pomeriggio, in una grande rappresentanza, hanno manifestato a Roma nel presidio organizzato davanti alla sede dell’azienda da Cgil, Fiom, Filcams, Filt e Fillea. Altro che transizione, la maggioranza non conosce questa parola e insieme all’amministratore delegato di Eni, Descalzi, ha deciso di infischiarsene del futuro di migliaia di famiglie. È inaccettabile, il governo deve impegnarsi per assicurare la tutela occupazionale e gli investimenti necessari, nessun posto di lavoro deve essere messo in discussione. La premier Meloni dice di non essere ricattabile ma non è vero, Eni decide e Urso esegue senza battere ciglio. Anziché difendere l’interesse dei cittadini, stanno ignorando quanto sta accadendo nel nostro Paese. Di fronte a quasi due anni di calo della produzione industriale, e milioni di persone che faticano che arrivare alla terza settimana del mese, il governo si nasconde. Stiamo seguendo questa vertenza con grande attenzione. Oggi a Roma, insieme alla vicepresidente M5S Chiara Appendino, e ai deputati Scerra e Dell’Olio, abbiamo portato il sostegno del M5S a chi sta lottando con dignità per difendere i propri diritti. Nei prossimi giorni, insieme ai vicepresidenti Chiara  Appendino e Mario Turco e a una rappresentanza del Movimento 5 Stelle, sarò di nuovo a Brindisi per incontrare i lavoratori e i sindacati del settore”. Così in una nota il deputato M5S Leonardo Donno.