Nell’era digitale, i social network sono diventati un punto di riferimento per gli amanti della letteratura, e tra le realtà più interessanti nel panorama italiano c’è “Segnalazioni Letterarie” (https://www.facebook.com/groups/segnalazioniletterarie/?ref=bookmarks), la community Facebook curata da Alberto Raffaelli. Questo spazio virtuale è un vero e proprio punto d’incontro per lettori, scrittori ed editori, dedicato alla promozione di libri, autori ed eventi letterari: un luogo di condivisione culturale, una sorta di piazza virtuale dove ognuno ha occasione di poter essere notato da tutta la nazione.

“Segnalazioni Letterarie” nasce con l’obiettivo di diffondere la cultura attraverso recensioni, segnalazioni di nuove uscite editoriali e interviste ad autori, sia emergenti che affermati, i quali hanno così l’opportunità per far conoscere il proprio lavoro, mentre i lettori possono scoprire opere interessanti al di fuori dei soliti circuiti commerciali.

Oltre che di libri, la community si occupa anche di eventi culturali e letterari, fornendo aggiornamenti su presentazioni, incontri con gli scrittori e premi letterari. È quindi una risorsa preziosa per chi vuole rimanere aggiornato sulle novità del mondo librario e partecipare attivamente alla discussione e alla vita intellettuale.

A Raffaelli lo stimolo per creare questa realtà social è venuto nel 2018 dopo molti anni dedicati a scrivere libri propri di ambito specialistico e accademico, nel settore della letteratura italiana. Pubblicata la monografia “La comparseria. Luigi Pirandello accademico d’Italia”, uscita quell’anno a Firenze per l’editore Cesati, ha deciso di dedicarsi ai libri altrui. Poco dopo, la pandemia e la conseguente crescita esponenziale delle realtà web hanno contribuito al successo di “Segnalazioni Letterarie”, che oggi crede profondamente nell’interazione tra eventi in presenza e realtà virtuale.
Uno degli elementi più apprezzabili della community è il “Bollettino” mensile, nel quale compaiono recensioni che offrono un’analisi approfondita delle opere, mettendone in evidenza il valore stilistico e tematico.

Tra le punte di diamante di “Segnalazioni Letterarie” ci sono senza dubbio le numerose e frequenti interviste live con gli autori, che danno loro la possibilità di raccontare la genesi delle proprie opere e il loro percorso creativo. Emergenti e nomi più affermati vengono trattati allo stesso livello, nella convinzione che la cultura sia un comune denominatore universale.

Grazie alla sua attività costante e alla qualità dei contenuti, la community è diventata su Facebook un riferimento per chi ama la lettura: la varietà di proposte, che spazia dalla narrativa alla poesia, dai romanzi gialli ai saggi, rende questo spazio adatto a tutti i gusti e a tutte le età: seguirlo significa immergersi in un mondo fatto di storie, parole ed emozioni, con la certezza di trovare sempre suggerimenti interessanti e spunti di riflessione. Un progetto che dimostra come il digitale possa essere un prezioso alleato per la diffusione della cultura letteraria.

Ultimamente, “Segnalazioni Letterarie” ha aperto account su altri social, come Instagram e X, con l’intento di coinvolgere nuovi settori di appassionati.

Tre domande ad Alberto Raffaelli

“Come confezioni, di volta in volta, le live?””In maniera molto naturale e direi, ormai, anche automatica. Cerco di mettere a proprio agio gli ospiti e di intrattenere con loro un dialogo non banale, che con poche domande ne possa far venir fuori la personalità e l’ispirazione”.

“Ti va di svelarci qualcosa di te?”
“La community per me è un hobby – essendo io di professione insegnante -, grazie al quale si conosce molta gente interessante. Il nostro principio è quello di fare tutto (o quasi) gratuitamente: zero spese per noi, e zero guadagni, tentando un bilancio per così dire ‘alla pari’. Nel contesto della mia vicenda personale si può considerare una sorta di terapia, un’attività che mi ristora mente e psiche”.

Quali sono i tuoi progetti futuri?”Ampliare i nostri numeri e i nostri contatti, assumendo un aspetto ‘professional’ e cercando di innescare una dinamica multisocial che in rete sembra sempre più alla base di una diffusione proficua ed efficace dei contenuti”.