Profonda preoccupazione per il progetto di mega impianto fotovoltaico nell’ex Base USAF a Brindisi

La notizia, appresa dai media, della possibile trasformazione dell’ex Base USAF in un mega impianto fotovoltaico mi lascia letteralmente esterrefatto. Quaranta ettari – ribadisco quaranta – di vera e propria devastazione sul nostro territorio.

Dati ormai inconfutabili, provenienti da banche dati ministeriali e regionali, evidenziano come la provincia e il Comune di Brindisi siano oggetto di una pressione senza precedenti nell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, quali fotovoltaico e BESS (Battery Energy Storage System), a discapito delle superfici agricole. Questo sta determinando una forma di devastazione irreversibile, che comprometterà per sempre la tradizione, la produzione e la cultura del nostro territorio.

Ritengo indispensabile che questo tema venga affrontato con urgenza nell’ambito del Consiglio Comunale e, soprattutto, in un confronto più ampio a livello territoriale. A tal proposito plaudo all’iniziativa del presidente Matarrelli che ha convocato i sindaci per assumere una posizione condivisa, evidenziando come l’attuale situazione favorisce unicamente le grandi lobby economiche del settore energetico, senza alcuna ricaduta positiva in termini di occupazione o sviluppo locale.

L’aspetto più allarmante è che, secondo le modalità progettuali, si procederà prima all’installazione dei BESS e solo successivamente dei pannelli fotovoltaici, determinando così un’occupazione massiccia e senza precedenti di territorio agricolo che rischia di distruggere definitivamente l’agricoltura, il paesaggio e le tradizioni di Brindisi.

È giunto il momento di difendere con forza il nostro territorio da scelte che ne comprometterebbero il futuro e l’identità. Invito pertanto le istituzioni, i cittadini e tutte le realtà attive sul territorio a mobilitarsi per fermare questo progetto devastante.

Roberto Quarta
Consigliere Comunale
Città di Brindisi

Presidente
Commissione Ambiente