Prezzario regionale opere pubbliche. Laricchia (M5S): “Bene la revisione, ma servono azioni a lungo termine per riscriverlo e aggiornare articoli”

“La mozione approvata oggi per la revisione del prezzario regionale delle opere pubbliche rappresenta un primo passo per andare incontro agli operatori del comparto edilizio, che sono in enorme difficoltà.

Su mia proposta, condivisa anche dai consiglieri Parchitelli e Caroli, ci sarà un tavolo tecnico con Ance, ordini professionali e consiglieri di maggioranza e opposizione. Come avevo già sottolineato nelle scorse settimane  oltre alla revisione del prezzario, indispensabile nel breve periodo, servono azioni a lungo termine”. Lo dichiara la consigliera del M5S Antonella Laricchia in seguito all’approvazione della mozione per la revisione del prezzario regionale delle opere pubbliche

“Il nostro prezzario purtroppo  – continua Laricchia – è datato ed è stato pensato quando esisteva solo il formato cartaceo, quindi si trovavano gli articoli e si indicavano i prezzi nei computi metrici. Oggi i computi metrici si fanno con i software e occorre scrivere nuovamente la presentazione dei singoli articoli, perché devono essere semplici da trovare per il tecnico che fa il computo. Inoltre, va fatta un’analisi dei prezzi di tutti quegli articoli. Quando ho promosso l’incontro tra l’ordine degli architetti della provincia di Bari, l’assessore Piemontese e il Dipartimento è stato l’ordine degli architetti a proporre di affidarsi a società esterne, come era stato fatto in altre Regioni, perché è un lavoro enorme, che i funzionari regionali, già oberati da mille impegni, non potrebbero in nessun modo svolgere. Sembra che la Regione abbia accolto questa proposta e l’incarico sia stato affidato a una società esterna, a cui spetterà il compito di riscrivere il prezzario, e aggiornare  gli articoli. Ce ne sono alcuni che non sono più ammessi dal 2017, mentre non sono presenti altri articoli, ad esempio le tapparelle frangisole, che, invece, vengono molto utilizzate. Auspico che a breve venga convocata la prima riunione del tavolo tecnico, per iniziare a fare quello che nelle altre regioni è già realtà. ce lo chiedono gli operatori del settore, che non possono più aspettare”. 


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