Casili (M5S): “Serve programmazione su energia, acqua e alberi o presto ci ritroveremo a fare i conti con il razionamento della risorsa idrica”

“La Puglia è una regione che ha sete d’acqua e con la minor superficie boschiva d’Italia.

Basterebbero questi due dati per raccontare lo stato di emergenza che vive la nostra regione. A ciò si aggiunge la crisi energetica che stiamo vivendo, eppure da tempo siamo un vero e proprio hub energetico per  la produzione di energia sia da fonte eolica sia solare. All’interesse nazionale per lo sviluppo ulteriore delle rinnovabili nella nostra regione, una delle più peninsulari d’Italia con oltre 800 km di costa e condizioni ottimali per fotovoltaico ed eolico, dovrebbero fare da contraltare reali ricadute sul territorio, che però  fino ad oggi non si sono viste, dando l’impressione che spesso  la nostra regione abbia subito passivamente questi impianti con gravi ripercussioni sul paesaggio. Oggi non siamo più nelle condizioni di sprecare nulla. Dobbiamo andare in soccorso al caro bollette anche con misure innovative come il reddito energetico. Occorre quindi investire sicuramente nelle rinnovabili ma spingendo sull’ autosostenibilità per i pugliesi, che hanno bisogno di energia a basso costo, acqua ed alberi. Serve un cambio di passo, per cui abbiamo presentato tre proposte che auspico vengano attuate nel più breve tempo possibile. Ambiente e agricoltura sono tra i punti dell’agenda programmatica che sottoporremo al presidente Emiliano: serve  risolvere problematiche che purtroppo ci portiamo avanti da anni”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili. 

“La nostra è la regione che ogni anno consuma più suolo fertile – continua Casili – e anche qui occorre capire cosa vogliamo fare del futuro agricolo delle nostre terre. A questo si aggiungono,  come ho più volte denunciato, il triste dato che  siamo tra le regioni meno boschive e la carenza di acqua in una Puglia sitibonda che va a passo di lumaca nel recupero delle acque affinate dagli impianti di depurazione da riutilizzare poi in agricoltura. Possiamo utilizzare le nostre cave dismesse, in Puglia ne abbiamo diverse centinaia, da trasformare in biolaghi attraverso il recupero di grandi quantità di acqua. Possiamo installare in questi biolaghi impianti fotovoltaici flottanti e avere acqua ed energia a bassissimo costo. Si è già fatto in altre parti d’Europa.  Possiamo collegare le nostre aziende agricole agli impianti di depurazione e affinamento alimentati da fotovoltaico che garantirebbero distribuzione di acqua a costi ridottissimi. Se non lo faremo oltre a preoccuparci,  come facciamo già ora, del razionamento dell’energia elettrica, ci preoccuperemo anche del razionamento dell’acqua e questo è inconcepibile. Senza una visione e una programmazione chiara non andremo da nessuna parte. La Puglia ha bisogno di energia, acqua ed alberi. Così ce l’ho racconterebbe un bambino, e così dovrebbe fare la politica. Non si può più perdere tempo: non dobbiamo sprecare le risorse a disposizione e garantire prosperità alle future generazioni”.


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