Liste d’attesa. Galante (M5S) chiede alle Asl informazioni su economie di scala e appropriatezza delle prestazioni erogate nelle strutture pubbliche e private accreditate

Il capogruppo del M5S Marco Galante ha inviato una nota alle Asl pugliesi, in cui si richiede di avere informazioni in merito alle economie di scala, ripartite per singole branche specialistiche, che si sono determinate nel 2021 e nei primi due trimestri del 2022 e alle verifiche sull’appropriatezza delle prestazioni sanitarie erogate nelle strutture pubbliche ed in quelle private accreditate.

“Per intervenire in maniera efficace sulle liste d’attesa – dichiara Galante – è necessario introdurre nuovi modelli organizzativi, anche sperimentali, e incrementare l’offerta di prestazioni sanitarie, anche attraverso l’ampliamento del numero delle prestazioni ambulatoriali che le singole Asl acquisteranno, nel rispetto dei principi sanciti dal D. Lgs. n. 502/92, dalle strutture ambulatoriali private accreditate con il S.S.R. L’acquisto di ulteriori prestazioni sanitarie rispetto a quelle già contrattualizzate prevede l’utilizzo anche delle economie aziendali che si determinano in ogni Asl, cioè delle risorse provenienti dal mancato utilizzo dei budget oggetto di convenzione con gli erogatori privati. Per questo per avere un quadro completo della situazione attuale ho ritenuto necessario capire come sono state ripartite queste economie e i livelli di appropriatezza gestionali e clinici, sia pubblici che privati, rilevati dai competenti uffici UVAR delle prestazioni sanitarie erogate. Per abbattere le liste d’attesa bisogna partire delle prestazioni che presentano i tempi di attesa più lunghi, come  le  risonanze magnetiche con o senza mezzo di contrasto per cui occorrono in media 710 giorni, le TAC e i percorsi di follow up oncologico. Serve l’attivazione di un tavolo tecnico permanente in ogni Asl, con il coordinamento di una cabina di regia regionale, in modo da poter dare omogeneità alle buone pratiche già avviate. Leggo oggi che la Asl di Brindisi ha già accolto questa proposta che avevo fatto qualche settimana fa in Commissione Sanità e anche il responsabile CUP della Asl di Taranto con il direttore generale mi hanno assicurato che presto partirà il piano per il recupero delle prestazioni non ancora erogate. Per quello che riguarda il coordinamento della Regione auspico una risposta da parte dell’assessore Palese e del direttore del Dipartimento Montanaro che avevano mostrato attenzione sulla mia proposta. Bisogna intervenire prima possibile: sappiamo che i dati Agenas hanno certificato il recupero delle prestazioni in lista d’attesa in linea con quanto previsto dal piano di recupero ed è sicuramente un buon punto di partenza, ma serve fare di più”.


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