Centri per l’Impiego. Galante (M5S): “Continueremo a monitorare la situazione per capire criticità maggiori e come intervenire”

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“Dobbiamo far sì che i Centri per l’Impiego siano sempre più efficienti e possano potenziare i contatti con le imprese, in modo da rendere più facile l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Leggeremo i report che i responsabili dei Centri per l’Impiego hanno portato in Commissione per capire quali siano le maggiori criticità, oltre a quelle dovute a sedi fatiscenti e strumentazioni ormai vecchie e insufficienti. I CPI svolgono un ruolo fondamentale per l’attuazione del programma GOL, che ha l’obiettivo di rilanciare le misure di formazione e di  reinserimento a supporto di lavoratori in transizione e disoccupati, tra cui percettori di reddito di cittadinanza, NASPI, e CIGS. Ad oggi sono stati profilati 72.800 beneficiari della misura, uno dei dati più alti in Italia, e in attesa di partire con la seconda fase, si stanno promuovendo le opportunità sul portale ‘Lavoro per te’ della Regione Puglia. Ho chiesto anche di approfondire il ruolo che avranno gli enti di formazione e quando entreranno in gioco per dare attuazione a percorsi del piano GOL, tra cui formazione, riqualificazione, ricollocamento, così da dare risposte concrete a chi è senza lavoro. Come ha detto oggi l’assessore Leo il 2023 è un anno fondamentale per le attività di formazione e lavoro e il PNRR e i Fondi Strutturali rappresentano opportunità che non possiamo perdere, per cui serve lavorare insieme. Continueremo per questo a monitorare la situazione in Commissione”. Lo dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante in seguito alle audizioni che si sono tenute ieri in Commissione VI dell’assessore alla Formazione e Lavoro Sebastiano Leo, dei Responsabili Unici degli Ambiti Territoriali dei Centri per l’Impiego (CPI) provinciali e dellaDirettrice del Dipartimento Politiche del Lavoro, Istruzione e Formazione della Regione Puglia, Silvia Pellegrini.

“L’audizione sui Centri per l’Impiego ha fatto emergere una serie di carenze strutturali delle sedi – continua Galante – che vanno risolte per far funzionare al meglio i CPI.  Ad esempio a Gallipoli l’immobile in cui ha sede il Centro per l’Impiego è stato interessato da crolli negli anni scorsi ed è ancora puntellato; a Taranto la sede è stata definita poco dignitosa sia per chi lavora che per gli utenti, così come è da rifare  la sede di Bari in via Devitofrancesco. Il paradosso è che invece la sede di via Corigliano, rifatta da poco e moderna. deve essere lasciata entro il 31 gennaio perchè l’immobile è stato dichiarato inagibile. Con l’aumento dell’organico che lavora nei centri, alcuni locali invece sono diventati troppo piccoli: a Lecce lavorano 58 persone in 700 metri quadri, ad Andria ci sono 19 scrivanie per 27 lavoratori, con il risultato che alcuni non hanno posto per lavorare, oltre a non avere strumentazioni adeguate. In alcune sedi c’è una connessione troppo lenta che non permette di lavorare in maniera adeguata, in altre non c’è alcuna connessione. Problematiche che ci vengono segnalate quotidianamente in diverse sedi e vanno risolte per permettere al personale di poter lavorare al meglio”.


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