BRINDISI.Stato di agitazione dei lavoratori/trici dell’Enel di Cerano

">

Il Sindacato Cobas  dichiara lo stato di agitazione dei lavoratori/trici dell’Enel di Cerano , diretti e delle ditte appaltatrici, per chiedere impegni certi e sicuri per il processo di decarbonizzazione legato alla chiusura della Centrale Enel di Cerano nel 2025 .

Questa decisione è stata presa nella riunione promossa dal Sindacato Cobas  Venerdì 9 Giugno presso il Break 24  dopo una ampia discussione con i lavoratori intervenuti .

Il Cobas nella lettera inviata all’Enel ed alle ditte , per doverosa conoscenza alla Prefettura di Brindisi ,   dichiara lo stato di agitazione e chiede di svolgere  il tentativo di conciliazione previsto per legge .

Lo scopo di questa serie di iniziative è per arrivare ad un incontro in Prefettura a Brindisi nei prossimi giorni alla presenza dell’Enel dove mettere mano ad un reale programma di transizione energetica che preveda la ricollocazione dei lavoratori .

Il Cobas incontrerà nei prossimi giorni l’Onorevole Mauro D’Attis ,fautore della legge sulla decarbonizzazione del sito brindisino di Cerano, per capire se il programma stabilito nella stessa legge sta proseguendo  .

Sono anni che il Cobas persegue questi obiettivi ed è il momento di capire se alle parole seguono i fatti .

Brindisi è una città che ha sempre raccolto le briciole ,che si è vista scippare di tutto nel corso degli anni, di essere ricordata solo  quando si devono fare investimenti nocivi.

E’ arrivata l’ora di dire basta , davanti ad  un futuro  che vede sempre più probabile la sua cancellazione definitiva.

 

Per il Cobas  Roberto Aprile


Gen.le Lettore.

Dall'inizio della emergenza Sanitaria derivata dalla epidemia Covid-19 i giornalisti di brindisilibera.it lavorano senza sosta per dare una informazione precisa e affidabile, ma in questo momento siamo in difficoltà anche noi. Brindisilibera.it è una testata stampa online appartenente alla Associazione Culturale Flashback e si è sempre sostenuta con i grossi sacrifici personali da Giornalisti Freeland, non percedendo provvidenze, contributi, agevolazioni qualsiasi pubbliche o sponsorizzazioni lasciando libera la informazione da qualsiasi influenza commerciale.Ma in questo periodo di emergenza con la situazione che si è venuta a creare le condizioni economiche della associazione non permettono più ancora per lungo tempo di proseguire nella attività. Se sei soddisfatto della nostra conduzione della testata stampa ti chiediamo un aiuto volontario per sostenere le minime spese a cui comunque dobbiamo dar fronte attraverso un gesto simbolico con una donazione..

Ti ringraziamo per l'attenzione.

Condividi: