BRINDISI.Confintesa:Il gravissimo infortunio avvenuto in Jindal, deve far riflettere e molto sulle condizioni di lavoro che vivono i lavoratori nello Stabilimento di proprietà Indiana.

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Al lavoratore, all’amico, un grande abbraccio il nostro unico interesse che stia bene e possa dimenticare quei drammatici momenti dove solo l’intervento del collega, un altro operatore esperto, gli ha salvato la vita, evitando una tragedia.

Episodi non nuovi in questa realtà, il Sequestro della Linea di Produzione da parte dell’ Autorità Giudiziaria deve fare chiarezza, non solo sull’accaduto ma su tutte le condizioni di lavoro di ogni singola linea di Produzione.

Il silenzio dei Sindacati, della RSU\RLS, sui tanti problemi che si vivono in Jindal, su cicli produttivi complessi, con rulli che girano ad altissime velocità, con personale giovanissimo, con pochissima esperienza che opera da subito in Produzione.

La linea di Laccatura 612 posta sottosequestro può essere condotta da solo due operatori? Una Linea di Produzione Grande che prende un intero capannone e che si estende su più piani, chi ha condiviso una Organizzazione del Lavoro cosi pericolosa.

L’ Autorità giudiziaria che è intervenuta, deve prevenire, non può farlo sempre dopo, deve intervenire con controlli puntuali per verificare se le procedure di Sicurezza garantiscono l’incolumità dei lavoratori, uno degli Ispettori Asl intervenuto conosce bene questa realtà e ricorderà sicuramente il 5 Agosto del 2000, cosa si è vissuto in quello Stabilimento.

Sconcertati per la mancanza totale del Sindacato, preoccupati per la Tutela della Salute, per la Sicurezza, per il Lavoratore coinvolto a cui va tutta la nostra Solidarietà.

 

  

                                       Il Segretario Generale Confintesa Brindisi

                                                              Saponaro Ercole


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