BRINDISI.Gruppo Dema, ad ora permangono le forti preoccupazioni sul futuro occupazionale dei lavoratori

 Ieri, presso il MIMIT, alla presenza dei Dirigenti Mattia Rosego e Giampiero Castano, si è svolto l’incontro tra il Gruppo Dema, le OO.SS. Nazionali e Territoriali, i rappresentanti delle Regioni Puglia e Campania e il rappresentante di Invitalia. La FISMIC CONFSAL ha partecipato con una delegazione guidata dal coordinatore nazionale Dema, Davide Sciurti, con la presenza di Nunzio Semeraro, componente della segreteria territoriale di Brindisi, Emilio Pettinau RSU DAR, Cosimo Romanelli e Bramato Antonio del gruppo direttivo di Brindisi.

L’A.D. del Gruppo Dema, ing. Rodolfi, ha riassunto durante la riunione il percorso che ha portato alla situazione occupazionale odierna: ad oggi il Gruppo Dema ha 561 dipendenti distribuiti su 4 stabilimenti, due in Campania e due in Puglia, di cui 83 nello stabilimento della società DAR. L’AD ha inoltre evidenziato l’intenzione da parte del fondo finanziario di continuare a sostenere i progetti futuri.

Ricordiamo che nel Piano presentato al Tribunale di Napoli, sono previsti: 236 esuberi, la cessione del sito Brindisino di DAR ad un’azienda del Gruppo Italsistemi, l’unica società che ha presentato una proposta vincolate di acquisto con l’assunzione di tutti gli 83 dipendenti, e la chiusura del sito di Dema Brindisi, che occupa 63 lavoratori.

Per i siti campani si dovrà prevedere accorpamento di Somma Vesuviana e Paolisi in una altra location, anche alla luce dello sfratto esecutivo che incombe per il sito di Somma.   

“Come Fismic Confsal abbiamo con coscienza dovuto esternare la preoccupazione dei lavoratori e alcune incongruenze previste nel piano industriale, in particolare la paradossalità che vede la forza lavoro a Brindisi non essere sufficiente per i carichi di lavoro esistenti, oltre al fatto che gli opifici sono di proprietà, mentre quelli campani sono in locazione.”, dichiara Davide Sciurti, coordinatore nazionale Fismic Confsal di Dema.

“Auspichiamo che l’omologa che rilascerà il tribunale sia l’inizio di una fase positiva e che, una volta avviata la procedura di vendita, si presenti un grande gruppo che ripristini la normalità lavorativa; al contempo , tuttavia, esprimiamo forti dubbi e criticità. Saremo felici se verremo smentiti dai fatti, ma bisogna essere concreti e ad ora la realtà dei fatti è ciò che riporta il piano industriale.”, continua Sciurti.

“Abbiamo apprezzato l’intento sia ministeriale che della Regione Puglia di fornire tutte le disponibilità necessarie per salvare l’occupazione dei lavoratori. Come Fismic Confsal vogliamo trovare soluzioni, idonee e concrete, che rispondano ai reali bisogni dei lavoratori, che ricordiamo sono da molti anni in una condizione di fortissimo disagio economico e sociale.”, conclude Sciurti


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