PRI Brindisi:Non lasciamo di nuovo soli gli anziani

Secondo una indagine coordinata dall’Istituto Superiore della Sanità in Puglia un anziano su quattro non ha contatti in presenza o telefonici con nessuno nel corso di una intera settimana. Tanto risulta dal Report presentato in occasione della Giornata internazionale delle persone anziane. Rispetto all’ultimo monitoraggio, effettuato prima della pandemia da Covid, la situazione è notevolmente peggiorata. In particolare i numeri del rapporto evidenziano come in Puglia è a rischio di isolamento sociale il 23,8% degli over 65. Mentre il 24,1% non ha nessuno con cui fare quattro chiacchiere al telefono o di persona nel corso dell’intera settimana.  Tra le attività idonee per rompere l’isolamento sociale gli esperti includono la frequenza di centri di aggregazione sociale. Anche il ballo viene considerato un modo efficace per tenersi in forma e stringere nuove amicizie. Basterebbe riflettere su questi dati per comprendere come aver tenacemente combattuto per la riapertura del Centro anziani del quartiere Bozzano non è stato un modo per tenere fede ad una promessa fatta in campagna elettorale ma il frutto di una precisa scelta amministrativa. La consegna dell’immobile al Comitato di gestione previsto dal Regolamento di funzionamento del centro predisposto a suo tempo dal Commissario Prefettizio è stata una scelta necessitata dalla cronica assenza di personale. E tanto per soli 3 mesi in attesa della individuazione, con un apposito bando, di una associazione che assuma la gestione del centro facendosi carico di tutte le spese di funzionamento. Del resto al Comitato di gestione vengono attribuite dal Regolamento specifiche funzioni di programmazione della attività. Tra queste l’organizzazione di feste danzanti è stata una peculiarità sino dalla apertura del centro, peraltro confermata durante ben cinque diverse amministrazioni:  MENNITTI 1, MENNITTI 2, CONSALES, CARLUCCIO, ROSSI.

Nessuno ha mai eccepito nulla né richiesto che vi fosse la certificazione antincendio o che fosse presentata la SCIA per le iniziative danzanti che venivano organizzate con frequenza settimanale. 

Durante il periodo del Covid l’ingresso al Centro è stato precluso agli anziani ed è stato concesso il suo utilizzo alla ASL come centro vaccinale.

Anche in quella circostanza nessuno ha preliminarmente richiesto che fosse verificata l’agibilità  o il rispetto della normativa antincendio nonostante l’afflusso giornaliero di centinaia di persone.

Cessata l’emergenza Covid e dopo una serie di ordini del giorno e di iniziative di proteste degli anziani l’Amministrazione Rossi nel settembre 2022 annunciava la riapertura del Centro anziani senza fare alcun cenno ad eventuali, ulteriori, autorizzazioni per l’organizzazione di determinate attività. 

Riapertura mai avvenuta!

E’ bene precisare che il Centro anziani è accatastato con categoria catastale D3 che contraddistingue gli immobili destinati a teatri, cinematografi, sale per concerti, spettacoli e  discoteche.

E’ stato ora segnalato che per le feste danzanti con un numero di partecipanti inferiore a 200 persone occorre presentare una SCIA alla Amministrazione Comunale corredata da una relazione di un tecnico professionista  iscritto all’albo degli ingegneri, degli architetti o dei geometri che attesti la rispondenza delle strutture alle norme e regole tecniche stabilite con il  D.M. 19 agosto 1996.

Si farà anche questo, facendo ammenda degli errori commessi non solo sabato scorso ma per più di un decennio!

L’importante è che gli anziani non ritornino a rimanere soli e che il Centro rimanga comunque aperto per lo svolgimento delle altre attività di socializzazione svolte in passato.

                                                             LA SEGRETERIA CITTADINA

                                                               IL GRUPPO CONSILIARE


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