L’Agenzia ha presentato a Bari, nella sede della Regione, i risultati ottenuti nei primi 12 mesi dal lancio del progetto per promuovere l’inclusione nel mondo del lavoro per le vittime di violenza

Un anno di impegni concreti per favorire la riconquista dell’indipendenza e l’inserimento tutelato nel mondo lavorativo delle donne vittime di violenza: questo uno dei temi principali di “Mind the (gender) gap”, l’evento organizzato da ARPAL Puglia a Bari, in vista della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

L’appuntamento tenutosi a Bari, nella sede della Regione Puglia in via Gentile 52, il 23 novembre, ha rappresentato un’importante occasione per sensibilizzare sull’inclusione delle donne nel mondo del lavoro e riflettere sui progressi compiuti e sulle sfide ancora da affrontare nella promozione dell’uguaglianza di genere.

La giornata ha avuto un focus sul progetto interistituzionale “R.I.Vi.Vi.” (Riconquista dell’Indipendenza per le Vittime di Violenza), avviato da ARPAL Puglia nell’Ambito di Lecce il 25 novembre 2022. Un progetto volto alla creazione di un percorso dedicato e tutelato di accompagnamento al lavoro per le donne vittime di violenza, e che ha coinvolto Centri antiviolenza, case rifugio, Ambiti sociali e la Provincia di Lecce.

«Le donne sono un pilastro fondamentale dell’economia pugliese, e investire in strategie inclusive nel lavoro non solo promuove l’uguaglianza, ma potenzia anche la crescita economica della regione. – ha spiegato Francesca Serpino, Dirigente U.O. Coordinamento di Staff ARPAL Puglia – La diversità di genere nelle decisioni economiche e nelle politiche del lavoro rende la Puglia più resiliente e adattabile alle sfide del futuro. È per questo che, con R.I.Vi.Vi. e con tutte le altre iniziative messe in campo da ARPAL Puglia, miriamo all’accesso equo delle donne al mercato del lavoro, un obiettivo cruciale per abbattere barriere e garantire opportunità paritarie per lo sviluppo della nostra regione».

Il percorso attivato con “R.I.Vi.Vi.” si articola in vari incontri, dal colloquio conoscitivo alla stesura del bilancio di competenze e motivazione al lavoro. Un team specializzato segue tutto il percorso di presa in carico lavorativa, offrendo supporto anche in costanza di rapporto di lavoro e in vista di una nuova ricollocazione, ponendo allo stesso tempo particolare attenzione alla tutela della privacy delle donne e dei minori.

Nell’evento, è stato posto l’accento sulla violenza economica, una delle sfide affrontate dal progetto. La violenza economica, insieme a quella fisica e psicologica, è una forma subdola che limita la libertà delle donne minacciando la negazione delle risorse finanziarie e delle opportunità lavorative. Il nuovo “Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023” si inserisce nel solco normativo già tracciato dalla “Legge sul femminicidio” del 2013 e dal Codice Rosso del 2019, proponendo strumenti di contrasto alla violenza economica, come l’alfabetizzazione finanziaria e tirocini retribuiti.

In un solo anno dalla nascita di “R.I.Vi.Vi.”, ARPAL Puglia ha preso in carico, nell’ambito di riferimento, 32 donne, ricevendo un supporto strategico, in particolare, dai Centri antiviolenza “Malala” di Galatina e “Medihospes” dell’Ambito di Nardò e Casarano. Le donne assistite nell’iniziativa, la cui età media si aggira sui 31 anni, sono state inoltre supportate nella fase di candidatura, nella stesura dei CV e nella preparazione dei colloqui con le aziende (più della metà ha sostenuto più colloqui di lavoro), i quali hanno avuto un esito positivo in ben il 60% dei casi (ai quali si aggiunge un 10% dei colloqui in attesa di esito). Nonostante i colloqui positivi, il 70% delle utenti ha optato per la rinuncia al lavoro, evidenziando limitazioni legate agli orari e alle condizioni economiche offerte. Questa circostanza sottolinea la necessità di riconsiderare la flessibilità degli orari e l’adeguatezza delle offerte economiche per favorire una partecipazione più inclusiva nel contesto lavorativo. In questo senso, ARPAL Puglia mira ad acquisire dati aggiuntivi sulla gestione delle utenti e a valutare in quali condizioni soggettive il progetto mostri una maggiore efficacia in termini di coinvolgimento personale nella ricerca di lavoro e di perseveranza nell’obiettivo, valutando l’evoluzione di questi aspetti nel corso del tempo.

“Mind the (gender) gap” si è rivelato un momento di riflessione e condivisione di esperienze, sottolineando l’impegno di ARPAL Puglia nell’ambito dell’inclusione di genere e aprendo la strada a ulteriori iniziative volte a promuovere un ambiente lavorativo equo e diversificato.


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