XXXII edizione Giornate FAI di Primavera Evento Nazionale di partecipazione attiva di raccolta pubblica di fondi

 GIORNATE FAI DI PRIMAVERA 

Il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale  

e paesaggistico italiano 

Raccontare l’Italia è il primo passo per tutelarla e valorizzarla 

Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024 

Elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it 

IN PUGLIA 

Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza  dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a  contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi e  modalità di partecipazione, consultabili su www.giornatefai.it). 

Le Giornate FAI di Primavera si confermano nella loro trentaduesima edizione uno degli eventi più importanti e  significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Un’esclusiva opportunità di scoprire un’Italia meno nota, di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, da veri e propri monumenti a  luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro  Paese. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio, che va innanzitutto conosciuto,  frequentato, e prima ancora, raccontato. È questa la missione del FAI: “curare il patrimonio raccontandolo”, a  cominciare dai suoi 72 Beni aperti al pubblico durante l’anno, ma ampliando e arricchendo questo racconto proprio in  occasione delle Giornate FAI di Primavera, quando 750 luoghi saranno aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati  e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. Le Giornate del FAI offrono un racconto unico e originale dei beni culturali italiani, che risiede  nella loro Storia intrecciata con la Natura, nei monumenti e nei paesaggi, nel patrimonio materiale e immateriale, e 

nelle tante storie che questi possono raccontare, che insegnano, ispirano e talvolta anche commuovono. Un racconto  corale e concreto che si fonda sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale con un unico obiettivo:  conoscere e riconoscere il valore del patrimonio italiano per tutelarlo con il contributo di tutti, perché  appartiene a tutti. 

Le parole del Presidente del Fondo per l’Ambiente Italiano Marco Magnifico in occasione della XXXII edizione  delle Giornate FAI di Primavera: “Raccontare il patrimonio culturale per educare la collettività a proteggerlo e a  prendersene cura: da questa necessità nacquero nel 1992 le Giornate FAI di Primavera dando vita, e poi corpo, e poi forza  ad una impressionante struttura di volontariato – le Delegazioni del FAI -, che con entusiasmo e pervicacia eccezionali in  questi trentadue anni hanno aperto al pubblico 15.540 luoghi dimenticati o difficilmente visitabili raccontandoli, appunto,  con semplicità e passione a ben 12 milioni e 515.000 di cittadini. Ai benefici di questo raccontare se ne è ora aggiunto un  altro: quello della fisicità e del ruolo che essa ha per un vero apprendimento.”

Ecco alcune delle aperture più interessanti in Puglia

TARANTO 

Arsenale Militare Marittimo  

Il percorso appositamente studiato per le Giornate FAI di Primavera 2024 prevede la visita di alcune “chicche” custodite  all’interno dell’Arsenale Militare Marittimo, edificato a partire dal 1883 con l’obiettivo di dotare l’Italia meridionale di un  arsenale per la difesa del versante adriatico e inaugurato nel 1889 alla presenza di re Umberto I. Oggi è un’importante area  tecnico-industriale della Difesa preposta a garantire l’efficienza delle Unità Navali e della loro manutenzione. Salendo nei  sottotetti, infatti, si potrà entrare eccezionalmente nella sala che custodisce l’originale meccanismo dello storico orologio  che campeggia sulla facciata principale del palazzo della direzione e che, da oltre un secolo, scandisce il tempo dei cittadini  di Taranto. In seguito, il pubblico si sposterà nella cosiddetta palazzina “ex UST” dove potrà ammirare la storica biblioteca  che raccoglie pubblicazioni tecniche risalenti anche alla fine del XIX secolo e alcune opere scultoree realizzate dai tornitori  dell’Arsenale nel 1947, raffiguranti allegorie del lavoro. Scendendo, ci si potrà affacciare sul bacino Benedetto Brin,  recentemente restaurato, e si visiterà un rifugio antiaereo risalente alla Seconda Guerra Mondiale; infine, si potrà vedere la  locomotiva che percorreva l’antica ferrovia di servizio del Mar Piccolo. 

FOGGIA 

Palazzo del Governo (Prefettura) 

Si sveleranno eccezionalmente spazi di solito chiusi al pubblico del Palazzo del Governo, sede della Prefettura di Foggia,  soprattutto sale di rappresentanza caratterizzate da arredi di inizio Novecento. La costruzione del palazzo fu commissionata  dall’Amministrazione provinciale, che necessitava di nuovi locali per i propri uffici. Inizialmente il progetto fu affidato  all’ingegnere capo della Provincia Ettore Bellezza, ma venne ben presto giudicato incompleto; venne incaricato allora  Cesare Bazzani, importante ingegnere romano (1873-1939) per il progetto definitivo. Il prospetto principale su corso  Garibaldi presenta al piano terra un bugnato a fasce lisce scandito da tre portali di ingresso fiancheggiati da ampie finestre  ad arco a pieno centro nei due piani superiori, mentre paraste corinzie scandiscono grandi aperture timpanate con balconi  aggettanti che si alternano a finestre con cornici. Lo scultore Bernardo Morescalchi realizzò le decorazioni plastiche della  facciata, le bronzee figure virili reggenti l’emblema sabaudo nonché le protomi muliebri delle chiavi d’arco. Negli interni  si trovano sale con mobili d’epoca e pregevoli affreschi del pittore Angelo De Zio. L’impianto planimetrico segue una  distribuzione che si svolge in un succedersi di spazi, quali ingresso, atrio e cortile preceduti da un colonnato. L’atrio presenta  una scala monumentale collocata in posizione angolare. In occasione delle Giornate FAI di Primavera 2024 verranno  esposte, a cura della Fondazione S.E.C.A, pregevoli esemplari di macchine per scrivere storiche provenienti dal Museo  della Macchina per Scrivere di Trani. 

ACQUARICA DEL CAPO (LE) 

I paleddhi e l’arte del giunco a Presicce-Acquarica 

Durante le Giornate FAI di Primavera 2024, all’interno del Castello medioevale di Acquarica, frazione del Comune di  Presicce-Acquarica, verrà raccontata l’arte tradizionale e peculiare della raccolta e dell’intreccio dei fili di giunco palustre,  vegetazione spontanea tipica del Salento, e la produzione di oggetti in paleddu, che ha valso ad Acquarica il titolo di “Città  del Giunco”. Nelle sale del maniero, oltre all’esposizione di manufatti artigianali molto antichi, si illustreranno le fasi della  lavorazione grazie alla ricostruzione degli ambienti di lavoro delle cestinaie (spurtare), mentre nel cortile si potranno vedere  le donne del paese all’opera. Le prime notizie di tale attività sono fornite da Giacomo Arditi, il quale nel 1879 scrive che le  donne acquaricesi si dedicano “all’industria speciale di tessere sporte, cestini e fiscelle di giunco (iuncus et fusus), che  chiamano volgarmente pileddu”. Da non perdere è lo straordinario Presepe di Giunco realizzato nel 1975. Nel corso della  visita si parlerà, inoltre, dell’affermato Premio Giunco, organizzato e assegnato dall’associazione “Fili di Giunco”: un  evento narrativo e ricostruttivo della storia del territorio che diviene riconoscimento al merito di una personalità della  cultura, dello spettacolo o della scienza che si è particolarmente distinto per il suo legame al territorio salentino. Il percorso  includerà, infine, all’interno del castello, la Cappella di San Francesco d’Assisi, probabilmente risalente al Quattrocento.  

NOCI (BA) 

Villa Lenti 

Risalente ai primi del Novecento, Villa Lenti, edificata sulle rovine del convento di San Domenico Vecchio, fu  commissionata dalla famiglia Lenti, esponente di spicco di quella ricca borghesia terriera pugliese che raggiunse  nell’Ottocento il massimo della sua potenza economica. L’edificio costituisce l’espressione più importante di architettura  neo-rinascimentale del paesaggio urbano di Noci. A pianta rettangolare, si sviluppa su 4 livelli funzionali distinti e nella  facciata domina un loggiato caratterizzato da tre arcate a tutto sesto su ordine gigante, collegato a due ampi belvedere rivolti  al paesaggio circostante. Al suo interno arredi ricercati e finiture di pregio dell’epoca come i mobili intagliati e scolpiti in  legno, le volte affrescate, gli stucchi e le carte da parati. Sul lato sud-ovest del complesso anche un giardino privato con un 

Cedro del Libano centenario. Aperto eccezionalmente in occasione delle Giornate FAI, i visitatori potranno scoprirne le  sale decorate, il loggiato con le terrazze panoramiche e il magnifico giardino. 

CUTROFIANO (LE) 

Arte della ceramica a Cutrofiano 

Al centro di Cutrofiano, cittadina nota per la produzione dei ‘cutrubbi’, tipici recipienti in argilla, si trova l’antica fornace,  risalente probabilmente agli inizi del Novecento. La fornace, circolare, è interamente realizzata con i mattoni fabbricati  dagli stessi vasai. La camera di cottura, sotterranea, è dotata di un gradino su cui venivano collocati i pezzi di grandi  dimensioni a diretto contatto con il fuoco. Dal 1985, per volontà dell’Amministrazione Comunale, alla fabbrica vennero  affiancate due sale espositive per raccogliere e conservare le terrecotte tradizionali prodotte in passato dagli artigiani locali. Il percorso, visibile ancora oggi, si svolge seguendo una linea cronologica che va dalla preistoria ai giorni nostri,  articolandosi in quattro sezioni: archeologica, che parte dalla ceramica preistorica per arrivare a quella medioevale;  tecnologica, allestita con attrezzi e strumenti utilizzati nella lavorazione della terracotta; storico-artistica, con ceramiche  dipinte e maioliche prodotte fra ‘600 e ‘800; antropologica, con oggetti di uso quotidiano, sia grezzi che invetriati, quasi  tutti di produzione locale. In occasione delle Giornate FAI sarà possibile visitare gli ambienti dell’antica fornace e le sale  espositive che ne raccontano la storia. Ad arricchire il percorso, la visita alla bottega artigiana dei fratelli Colì, eccellenza  per la produzione ceramica del made in Italy.  

ANDRIA (BAT) 

Officina Vecchia di San Domenico 

Situata via Sant’Angelo dei Meli, nei pressi della Chiesa di San Domenico, l’Officina San Domenico è un Centro di  aggregazione e Laboratorio di idee per i giovani di Andria. Splendido esempio di archeologia industriale, la struttura deriva  da un’antica centrale elettrica risalente al 1896, che permise l’illuminazione della città a partire dal 1897. In stile liberty, il  complesso sorge sull’antico chiostro del convento di San Domenico, di cui si hanno testimonianze di attività fin dal 1398.  Dell’antico edificio resta il campanile settecentesco che si staglia sui tetti dell’ex fabbrica. In occasione delle Giornate FAI  sarà possibile visitare l’Officina Vecchia per scoprirne la storia e conoscere il progetto di riqualificazione che la vede oggi  centro di aggregazione sociale. 

BARI 

Palazzo Starita tra passato e futuro 

Costruito sui resti di un antico arsenale, Palazzo Starita è un edificio settecentesco situato nel centro storico di Bari. Non si  sa a chi, fra Girolamo Barrucchelli e Stefano Fabbri, due ferraresi, si debbano il progetto e la realizzazione del palazzo.  Dalle fonti storiche sappiamo che Barrucchelli, nel 1750, è nominato cassiere del fondo per la manutenzione e il  potenziamento del porto, mentre Fabbri compra, nel 1722, dal Comune di Bari lo spazio sovrastante il seggio del Sedile per  adattarlo al nuovo palazzo in costruzione; quest’ultimo o i suoi discendenti hanno fatto poi realizzare il grande loggiato oggi  esistente. In occasione delle Giornate FAI i visitatori potranno, eccezionalmente, percorrerne gli ambienti a partire  dall’androne per poi attraversare il grande appartamento al piano nobile con il salone dal soffitto decorato, e giungere al secondo piano per scoprire l’intervento di ristrutturazione di Vittorio e Alfonso Chiaia.  

Ecco le aperture in provincia di Brindisi

Cisternino 

Ospedale Vecchio di Cisternino. 

Via Regina Margherita, Cisternino (BR). 

Sabato 23: ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00. 

Domenica 24: ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00. 

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni® del Liceo Polivalente “Punzi” di Cisternino. 

Il convento dei Frati Minori Cappuccini di Cisternino, con annessa chiesa dedicata a Sant’ Antonio  da Padova, venne fondato nel 1596 e fu un centro religioso, culturale e assistenziale molto attivo  fino al suo abbandono a causa delle leggi eversive ottocentesche con cui vennero sciolti gli ordini  religiosi. 

Nel tempo ha subito varie trasformazioni architettoniche e ha cambiato anche la sua destinazione  d’uso: Opera Pia Ospedale Ricovero ottocentesco, Congregazione di Carità, Ente Comunale di  Assistenza, Ente ospedaliero, asilo infantile, alloggio delle suore, Ospedale di lunga degenza fino  agli anni del Covid. Il convento, collocato fuori dal centro abitato, in linea con le strategie  insediative dei Cappuccini, si sviluppa attorno al chiostro. Il piano superiore ospita alcuni ambienti, 

un tempo celle in cui alloggiavano i frati, poi ambulatori e stanze per i degenti. C’è anche la sala  operatoria che, ormai in disuso, ha visto passare nel secolo scorso chirurghi di fama come Nicola  Lagravinese, medico di Cisternino e “Padre costituente”. 

La Chiesa di Sant’Antonio, denominata anche di San Giuseppe poiché appartenente all’omonima  parrocchia, era parte integrante del convento. La primitiva struttura secentesca fu ampliata  probabilmente nel XVIII secolo con la costruzione della navata laterale. All’esterno erano presenti  un orto e un cimitero. All’interno tra gli altari spicca quello secentesco di Sant’Antonio da Padova  nella navata laterale. 

Nella chiesa si conservano anche alcuni dipinti che rappresentano santi cari alla devozione  francescana, un singolare armadio da sagrestia a muro databile al XVII secolo, una campana del  XVI secolo, delle pitture murali e i resti di un coro ligneo. 

San Pietro Vernotico 

La villa del Cavalier Valletta 

Viale Stazione, San Pietro Vernotico (BR). 

Sabato 23: ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00. 

Domenica 24: ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00. 

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni® dell’IC “Ruggero de Simone”, IC “Alcide de Gasperi”  di San Pietro Vernotico e IC “Bozzano” di Brindisi. 

Villa Cavalier Valletta si trova nel centro storico di San Pietro Vernotico, in Viale Stazione, nei  pressi di un altro edificio di grande pregio, la Banca Rurale. Fu fatta costruire da Antonio Valletta,  ricco commerciante di vini, che viaggiando restò colpito dalla bellezza di una villa sul lago di Como  tanto da interpellare lo stesso architetto, Barbieri, e lo stesso capomastro per la sua realizzazione.  La costruzione fu fatta tra il 1910 e il 1917 e ricalca lo stile moresco della villa comasca. 

Appartenuta per lungo tempo alla famiglia Valletta, fu poi acquistata all’asta da un imprenditore  locale prima di finire nuovamente sul mercato delle vendite fallimentari, e oggi acquisita dal  Comune di San Pietro. 

L’immobile risultava vincolato con Decreto del Ministero della Cultura – Soprintendenza  Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi e Lecce – n.267 del 13/10/2021,  pertanto il Comune aveva diritto di prelazione sull’acquisto. Diventerà presto sede di servizi  istituzionali/polo museale. 

L’evento delle Giornate FAI permetterà di scoprire l’importanza di questo edificio, dal punto di vista  storico-artistico, grazie ai numerosi aneddoti che riporteranno in vita eventi e personaggi che  hanno caratterizzato la storia della famiglia Valletta e il loro rapporto con la città. 

Brindisi 

I segreti di Palazzo Montenegro 

Lungomare Regina Margherita, Brindisi 

Sabato 23: ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00. 

Domenica 24: ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00. 

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni® del Liceo Classico “B. Marzolla” del polo liceale  “Marzolla – Leo – Simone – Durano” di Brindisi, IC “Casale” Di Brindisi e IC “Bozzano – Centro” di Brindisi. 

Palazzo Montenegro è stato costruito nella seconda metà del XVII secolo dalla famiglia  Montenegro, commercianti di origine montenegrina, si trasferirono a Brindisi verso la fine del  seicento mutando il loro nome da Petrovich in Montenegro. L’edificio, in stile barocco, si  contraddistingue per la balconata centrale con le mensole riccamente decorate, in cui si innestano  mascheroni e figure, mentre il portale principale è inquadrato da due colonne.

La storia del Palazzo si collega anche all’importante percorso della Valigia delle Indie, un grande  tragitto da Londra a Bombay, con la fondamentale tappa brindisina a fare da baricentro di un  viaggio lunghissimo che, dopo il Regno Unito, attraversava Francia e Italia in treno, per approdare,  appunto, nel capoluogo messapico e proseguire fino all’India. 

Il palazzo ha ospitato nel corso dei secoli importanti personaggi della storia del nostro paese; oggi  è la residenza del Prefetto. 

L’evento delle Giornate FAI permetterà di scoprire l’importanza di questo edificio, dal punto di vista  storico-artistico, grazie ai numerosi aneddoti che riporteranno in vita eventi e personaggi che  hanno caratterizzato la storia della nostra città. 

Brindisi 

Brindisi, città d’acqua. 

Area Archeologica di San Pietro degli Schiavoni 

Venerdì 22: ore 16.00 – 20.00. 

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni® dell’IC “Centro” di Brindisi, Licero Classico “B.  Marzolla” del polo liceale “Marzolla – Leo – Simone – Durano” di Brindisi.  

Iniziative speciali: concerto candlelight a cura dell’IC “Centro” di Brindisi e del Liceo  Musicale “G. Durano” del polo liceale “Marzolla – Leo – Simone – Durano” di Brindisi. 

Tra le aperture riservate agli iscritti FAI e a chi si iscriverà – on line o in piazza – in occasione  dell’evento:  

Brindisi 

Brindisi, città d’acqua. 

Area Archeologica di San Pietro degli Schiavoni 

Venerdì 22: ore 16.00 – 20.00. 

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni® dell’IC “Centro” di Brindisi, Licero Classico “B.  Marzolla” del polo liceale “Marzolla – Leo – Simone – Durano” di Brindisi.  

Iniziative speciali: concerto candlelight a cura dell’IC “Centro” di Brindisi e del Liceo  Musicale “G. Durano” del polo liceale “Marzolla – Leo – Simone – Durano” di Brindisi. 

L’acqua, sin dall’età romana, ha portato a ragionare su una corretta distribuzione alle diverse parti  del centro abitato. Ne è mirabile dimostrazione l’Area Archeologica di San Pietro degli Schiavoni.  In realtà è possibile parlare di acqua anche grazie alle importanti fontane che caratterizzano la città  brindisina. 

Partendo dalla pregevole Fontana De Torres del XVII secolo alla cosiddetta Fontana dell’Impero  costruita negli anni ’40 del XX secolo, peraltro recentemente restaurata e riportata al suo  splendore, con cenni inevitabili ad altre illustri fontane presenti in città (come fontana Tancredi, la  più antica fontana brindisina realizzata nel XII secolo dai Normanni su una preesistente struttura di  epoca romana), sarà possibile raccontare momenti salienti della storia brindisina, da sempre  riconosciuta come “Porta d’Oriente”. Tale definizione spiega perché, durante la passeggiata dal  centro storico al lungomare brindisino, sarà necessaria una tappa presso le pregevoli colonne  romane, da molti riconosciute come il termine della “Regina Viarum”, la Via Appia. 

Tutti coloro che nel corso dei secoli sono partiti dalla città alla volta di mete lontane avevano in  questo monumento un punto di riferimento fondamentale prima di lasciare il porto attraverso il  celebre canale Pigonati. Fontane e monumenti caratterizzanti il porto brindisino, dunque, per  immergersi a pieno nella storia di Brindisi e conoscerne l’importanza dall’età romana fino ai nostri  giorni.

L’evento permetterà di scoprire il forte legame che esiste tra la città di Brindisi e l’elemento  “acqua”. Lo sviluppo storico del centro abitato ruota tutto intorno alla particolarità del porto che  riprende “le corna del cervo”, animale inevitabilmente simbolo dello stemma cittadino, legato anche  a una delle etimologie utilizzate per spiegare il nome della città. 

STORNARA (FG) 

Stornara e i suoi Murales 

Nato nel 2018, per valorizzare le vie del centro di Stornara, il Festival di Street Art Stramurales ha portato nella cittadina  tanti artisti, nazionali e internazionali, che hanno realizzato murales di vario tipo ( ad oggi ormai se contano 132). Stornara  si conferma così meta ambita per gli appassionati di Street Art e rivendicando il diritto di essere ormai portavoce e capofila  di una rinascita e riqualificazione artistica, culturale e sociale del territorio. In occasione delle Giornate FAI percorrendo le  vie del paese si potranno ammirare gli splendidi murales accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni della scuola secondaria  di primo grado di Stornara. 

LECCE 

FAI…La storia: Convento dei Teresiani Scalzi 

Situato sulla via che conduce da Porta Rudiae a Piazza Duomo, nell’arteria principale del centro storico di Lecce, il  complesso cultuale dei Teresiani Scalzi fu fondato intorno al 1620, nell’area donata dall’abate Annibale Mercurio, canonico  della Cattedrale, al padre genovese Antonio Clemente. Tra Seicento e Settecento il monastero consolidò i propri  possedimenti e tutto il comprensorio fu denominato “Isola degli Scalzi”. La costruzione, austera e regolare, è costituita da  due ordini separati tra loro da un cordolo marcapiano. Agli angoli sono presenti due ispessimenti della muratura quasi  fossero dei torrioni di rinforzo, che interrompono la linearità della struttura e danno alla facciata una sensazione di maggiore  solidità e compattezza. Al centro dell’ordine inferiore si apre il portale, privo di ogni fregio architettonico ad arco a tutto  sesto che richiama la forma delle finestre del pianterreno. L’interno è tutto incentrato sul chiostro, caratterizzato a piano  terra dal classico quadriportico, mentre al primo piano la linearità dei corridoi si interrompe nel lato prospiciente la chiesa. In occasione delle Giornate FAI sarà possibile visitare questo luogo speciale che, nel tempo, è stato un luogo di preghiera,  poi caserma dei militari e dei Reali Carabinieri ed infine Liceo. 

SPECCHIA (LE) 

Convento dei Francescani Neri 

Il borgo di Specchia si trova nell’entroterra del Basso Salento, a metà strada tra il mare Ionio e l’Adriatico. Fa parte del Club  “I borghi più belli d’Italia” e nel 2013 ha ricevuto il riconoscimento come “Gioiello d’Italia”. Sorge a 131 metri sul livello  del mare, su una piccola altura coltivata a ulivi e organizzata in terrazzamenti su muretti a secco. La sua peculiare posizione geografica permetteva in passato un naturale riparo dalle scorrerie saracene. La tradizione vuole che San Francesco di  ritorno dall’Oriente, attratto dal profumo di arance, si sia fermato a Specchia con l’intento di edificare un suo convento. La  chiesa a navata unica e l’annesso convento risalgono al XIV secolo, ma sono stati rinnovati a più riprese fino al Settecento.  All’interno della chiesa spicca la cappella di Santa Caterina interamente affrescata nel 1532. In occasione delle Giornate  FAI sarà possibile scoprire questo gioiello del Salento; il percorso inizierà dal Convento, con la visita al chiostro che  conserva sui pilastri interessanti iscrizioni medievali; prosegue poi al primo piano dove si trovano le celle e il refettorio e  si conclude nella chiesa ormai spoglia di statue e arredi, ma comunque ricca di tracce gotiche, rinascimentali e barocche. È infine visitabile nei pressi del convento anche uno dei quattro frantoi ipogei di proprietà comunale. 

GROTTAGLIE (TA) 

Antica farmacia della Maddalena 

Situata in piazza Maddalena, nel cuore del centro storico di Grottaglie, la farmacia è stata recentemente inserita nell’elenco  delle più antiche della Regione Puglia. Risalente alla fine dell’Ottocento, la farmacia della Maddalena presenta al suo  interno una volta affrescata nel 1909 dal pittore Ciro Fanigliulo, mentre tutte le suppellettili ceramiche provengono dalla  collezione privata di Antonio Annicchiarico. In occasione delle Giornate FAI sarà possibile questo luogo esempio di  sensibilità verso il recupero e la valorizzazione di Beni che appartengono alla storia di una Comunità. 

GIOVINAZZO (BA) 

I bastioni del sistema difensivo a Giovinazzo 

Il sistema difensivo di Giovinazzo ha subito nel tempo numerose variazioni: dalle antiche mura medievali, che cingevano  e contenevano la città con pareti verticali atte a garantire la difesa, si è passati alle possenti mura cinquecentesche che  dovevano resistere a importanti assedi frutto delle moderne artiglierie. Il complesso è contraddistinto dal Torrione del Forte che assicurava il controllo sulla cortina muraria a levante, e dal Torrione dell’Episcopio che fu progettato nel 1483 dal duca  Alfonso D’Aragona. Provvisto di ampi saloni per l’uso delle artiglierie, quest’ultimo torrione è di forma quadrilatera e  guarda maestoso il porto in tutte le direzioni, dall’imboccatura allo scalo. In occasione delle Giornate FAI la visita sarà 

arricchita da un corpus di vedute storiche, incisioni prospettiche, piante topografiche e varie fonti documentarie che  restituiscono in maniera completa la lunga storia del sistema difensivo di Giovinazzo. 

ALTAMURA (BA) 

“Fora à la massarì”: visita della Masseria Marinella 

Il complesso dell’antica Masseria Marinella, ubicata tra Altamura e Matera, rappresenta la testimonianza di un insediamento  rurale con annessa residenza. Le sue origini sono antecedenti al XVII secolo, come dimostra anche la presenza di una torre  a pianta circolare posizionata a qualche decina di metri dal corpo di fabbrica principale. Il complesso presenta vaste  dimensioni ed è caratterizzato da elementi originali rispetto ad altri insediamenti rurali del territorio altamurano, come  l’imponente terrazza su arcate a sesto acuto in pietra che caratterizza il fronte. Vi sono ambienti funzionali e alloggi dei  coloni separati dalla casa padronale che si sviluppa prevalentemente sul fronte sud. Il fronte è contraddistinto da una terrazza  sorretta da sette archi a sesto acuto in pietra, su cui si affacciano le finestre dei vani di rappresentanza, coperti da una volta  a crociera decorata con stucchi dorati. La Masseria presenta un impianto del tipo a corte e si sviluppa attraverso l’annessione  di più corpi di fabbrica secondo uno schema di forma rettangolare, il prospetto est, oltre a stalle e depositi, presenta una  cappella dal semplice partito architettonico. In occasione delle Giornate FAI il visitatore avrà la possibilità di scoprire luoghi  e oggetti della civiltà rurale, di farsi incantare da storie fatte di uomini, lavoro ed intraprendenza. 

Le Giornate FAI di Primavera si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3,  lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero a  partire da 3€ utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al  FAI o chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento potranno beneficiare dell’accesso prioritario in tutti i luoghi, e di  aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali. Inoltre, fino al 31 marzo 2024 si potrà  sostenere la missione del FAI donando con un SMS o una chiamata da rete fissa al numero 45584. Il valore della donazione  sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Sarà di  5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali, Geny Communications e, sempre per la  rete fissa, di 5 euro da TWT, Convergenze, PosteMobile.

Elenco completo dei luoghi aperti in Puglia e modalità di partecipazione all’evento su  https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi aperti/?regione=PUGLIA 

IMPORTANTE: Si raccomanda di controllare sul sito 

i giorni e gli orari di apertura prima della visita e se è necessaria la prenotazione. 

Verificare sul sito anche eventuali variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse. 

Le Giornate FAI di Primavera chiudono la Settimana Rai dedicata ai Beni Culturali in collaborazione con il FAI. Dal 18 al  24 marzo, come ormai da oltre 10 anni, la Rai sarà in prima linea al fianco del FAI con tutti i canali radiofonici e televisivi e  attraverso RaiPlay per creare un racconto corale che metterà al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio artistico  e paesaggistico. Rai è Main Media Partner del FAI per sensibilizzare tutti gli italiani alla cura e valorizzazione del nostro Paese  e supporta in particolare le Giornate FAI di Primavera 2024, anche attraverso la raccolta fondi solidale autorizzata da Rai per la  Sostenibilità – ESG e promossa sulle reti del servizio pubblico. 

Le Giornate FAI di Primavera 2024 sono rese possibili grazie al prezioso contributo di importanti aziende illuminate: Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali, da oltre dieci anni preziosa sostenitrice dell’iniziativa,  presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE) nella lista dei luoghi visitabili – esempio virtuoso di gestione responsabile delle risorse custodite e di valorizzazione del patrimonio agricolo-paesaggistico – e impegnata insieme alla Fondazione in importanti  attività di tutela della cultura, della natura e del territorio italiani.  

Dolce&Gabbana, la casa di moda che fin dalla sua fondazione riconosce e promuove le eccellenze artigiane italiane e le bellezze  artistiche e architettoniche del territorio, per il primo anno Partner della Fondazione. Una speciale collaborazione basata sui valori  comuni di italianità, cultura, tradizione, educazione e bellezza. 

Fineco, una delle principali reti di consulenza in Italia, crede fermamente che la cura e il valore del patrimonio artistico e culturale  siano un asset strategico per lo sviluppo del Paese. Per questo motivo la banca è Main Sponsor delle Giornate FAI di Primavera  dal 2020. 

Edison, azienda energetica con 140 anni di storia impegnata per la salvaguardia dei luoghi e delle realtà di interesse culturale e  sociale presenti nel nostro Paese, è da sempre vicina al FAI e lo accompagna nel suo percorso di transizione ecologica ed  energetica. In occasione delle Giornate FAI di Primavera aprirà la Centrale idroelettrica di Quassolo (TO) e quella di Ponte Giulio  a Montereale Valcellina (PN) e, grazie all’apertura dell’Energy Center del Politecnico di Torino, saranno visitabili le Officine  Edison, in cui l’azienda sviluppa i suoi progetti innovativi.

Grazie anche a Domal, azienda produttrice di serramenti in alluminio parte del Gruppo Hydro, molto sensibile ai temi di  sostenibilità e impatto ambientale, Corporate Golden Donor del FAI dal 2023 e per il primo anno sostenitrice delle Giornate FAI  di Primavera.  

Si ringrazia, inoltre, l’Ippodromo Snai San Siro di Milano per la speciale apertura dell’impianto e il prezioso sostegno locale  che si rinnova dal 2018. 

Si ringrazia la Commissione europea, che collabora da anni alle Giornate FAI attraverso l’Ufficio di Rappresentanza in Italia.  Ventuno siti storici, artistici e culturali destinatari di finanziamenti europei saranno visitabili a testimonianza dell’impegno  dell’Europa nella salvaguardia e sviluppo del patrimonio culturale italiano ed europeo. 

Le Giornate FAI di Primavera 2024 hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e si svolgono con il Patrocinio  del Ministero della cultura, del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, di Regione Puglia, di tutte le Regioni  e le Province Autonome italiane. 

Si ringraziano la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, da tempo al nostro fianco con  i suoi volontari e il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze armate che durante le Giornate FAI di  Primavera concedono l’apertura di alcuni loro luoghi simbolo. 

Un grazie sentito anche al Fondo Edifici di Culto per aver averci concesso l’apertura di alcune chiese di sua proprietà. Un ringraziamento per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione all’Arma dei Carabinieri per il contributo  alla sicurezza dell’evento e un grazie particolare alla Croce Rossa Italiana per la partnership consolidata. 

Grazie di cuore alle 134 Delegazioni, 112 Gruppi FAI, 94 Gruppi FAI Giovani e 10 Gruppi FAI Ponte tra culture, e a tutti  i volontari attivi in Italia. Un ringraziamento anche ai 16.000 Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in  collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI nel loro  territorio, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità. 

Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni  comunali che hanno accolto questa iniziativa.


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