BrindisiCultura & SpettacoloItalia

Con Giotti sulla via della luce. Articolo a cura della giornalista pubblicista Ilaria Solazzo.

Un evento che coniuga arte, fede, capacità imprenditoriali e quel tocco di genio che trasforma certe creazioni rendendole capolavori.

La mostra di cui stiamo parlando si intitola “Via lucis” e ha come sottotitolo “La dolcezza diventa Luce”’; andrà in scena per un mese, dal 24 aprile al 24 maggio, al Torrione Passari, splendido esempio di architettura medievale affacciata sul blu dell’Adriatico a Molfetta, in provincia di Bari. Protagoniste di questo viaggio, le creazioni pasticcere dell’artigiano del buon gusto pugliese, ormai noto in tutta Italia e non solo, Nicola Giotti. La kermesse è co-organizzata dalla fondazione Valente in collaborazione con il comune di Molfetta e la Confartigianato. Si tratta di una ennesima consacrazione delle straordinarie capacità di Giotti, maestro della decorazione con aerografo, nel suo caso applicata alla pasticceria, di cui un altro genio del settore, Alberto Ponno ha detto: “Le tue creazioni somigliano sempre di più a preziosi vetri di Murano piuttosto che a delle cose da mangiare. Sei davvero unico, anche nella spasmodica voglia di raggiungere la perfezione…”.

Recentemente, uno studio condotto presso l’Università di Oxford ha dimostrato che il colore della luce può influenzare la percezione del sapore. Il blu, per esempio, tende a migliorare il gusto dolce, quella verde che può accentuare l’amaro. I pasticceri stanno iniziando a sfruttare queste conoscenze per creare esperienze gustative ancora più ricche e coinvolgenti per i loro clienti. La loro è un‘arte che coinvolge tutti i sensi, dalla vista al gusto, dall’olfatto al tatto. Ma c’è qualcosa di magico quando la dolcezza si trasforma in luce, quando le creazioni di un pasticcere diventano proposte luminose. Lo sforzo è quello di far nascere delle “opere d’arte commestibili” che catturino l’interesse del pubblico non solo grazie ai sapori delicati o forti, noti o sorprendenti, ma anche sfruttando nuove tecniche e teorie di campi diversi e apparentemente lontani. In questo senso, anche l’illuminazione gioca un ruolo chiave, trasformando le realizzazioni dei pasticceri in capolavori luminosi.

Proprio questo è il segreto della “arte” di Giotti che, dalla sua sede originale di Giovinazzo, è riuscito esportare le proprie sorprendenti creazioni: un esempio sono le uova di Pasqua impreziosite da lavori all’aerografo che sono tratto distintivo dell’attività di questo “maestro” pasticcere pugliese. Affiancando alla tradizione dei sapori la volontà di innovazione e la capacità di applicare nuove e inusuali tecniche, Giotti ha saputo ritagliarsi uno spazio tutto proprio nell’affollato mondo del gusto. Quella di Molfetta è l’occasione giusta per scoprirne, se ancora non lo avete fatto, l’estro sorprendente. Un’opportunità da non perdere.