Zoe ( Patrizia) non è sola, ha al suo fianco la comunità brindisina, l’ avv. Giuseppe Giordano che lotterà sino all’ ultimo, 53 mila persone che hanno aderito ad una raccolta firme via web. Un esempio per tutti coloro che hanno subito ingiustizie.
Lei continuerà , sempre, a lottare, nonostante la grande ingiustizia, nonostante chi non ha avuto, dopo 25 anni di dedizione al lavoro, rispetto per il suo futuro e la sua dignità. Zoe ( Patrizia) non è sola, ha praticamente la comunità brindisina al suo fianco, la parte sana di una città e un territorio che non vogliono abbassarsi alle pretese di logiche perverse e affariste. Patrizia, 52 anni, è stata licenziata da Basell, dopo aver già sconfitto il “ nemico più crudele” il cancro. Una motivazione che fa male solo a nominarla, e quante volte l’ abbiamo sentita nominare nel nostro territorio: “ riorganizzazione aziendale”, la stessa, ad esempio, pronunciata per i due dipendenti della Gemeaz, azienda di un certo livello impegnata in appalti nella struttura ospedaliera brindisina. Ma al fianco di una donna che si sente sempre più forte e determinata, c’è l’ avv. Giuseppe Giordano, che lotterà sino all’ ultimo ( come ha sempre fatto per molti lavoratori) per restituire a Patrizia il lavoro, diritti e dignità. Non solo, anche i colleghi, e quei quasi 53 mila cittadini che hanno aderito ad una raccolta firme nata sul web, quota record, parlando di un risultato acquisito in soli trenta giorni.
Patrizia, come tutti quei precari, gente che da un momento all’ altro si ritrova in mezzo ad una strada. Persone che sono esempi emblematici di un territorio in mano ad un sistema imprenditoriale e di appalti che va assolutamente combattuto, grazie all’ impegno di tutte le realtà ( sane e costruttive del territorio). Patrizia, che ha già sconfitto chi gli vuol male, attraverso una catena di solidarietà probabilmente mai vista prima, ma piena anche di buone intenzioni e iniziative per tanti altri casi. “Voglio andare avanti – dice Patrizia – non solo per me, ma anche e soprattutto per coloro che hanno subito ingiustizie e non vogliono sentirsi dimenticati”.
Grazie Patrizia, siamo con te.