Rifiuti. Casili (M5S): “Serve la collaborazione a più livelli istituzionali per accelerare la realizzazione di impianti pubblici”

“Apprendiamo la notizia del pronunciamento del Tar della Lombardia che ha annullato la deliberazione n. 363/2021 dell’Arera con cui tutte le Regioni sono state chiamate a definire alcuni impianti di gestione dei rifiuti come ‘minimi’ poiché funzionali alla chiusura del ciclo dei rifiuti urbani sottoponendo tali impianti a tariffe di accesso regolate.  La Regione Puglia ha dato attuazione a queste previsioni con la DGR 2251/2021. Secondo il Tar l’inclusione di impianti privati tra quelli minimi genera obblighi particolarmente stringenti in capo a soggetti operanti in regime di libero mercato. In Puglia alcuni impianti privati sono stati ricompresi tra quelli minimi soprattutto a causa del ritardo che tutti conosciamo nella realizzazione di impianti pubblici. Questa situazione ci deve rendere ancor più consapevoli della necessità di lavorare in fretta per realizzare gli impianti pubblici che aspettiamo da anni. Purtroppo in questi anni i conflitti sul territorio hanno rappresentato dei freni che non hanno permesso lo sviluppo di una programmazione ponderata e serena”. Lo dichiara il vicepresidente del consiglio regionale Cristian Casili.

“Troppo spesso – continua Casili –  per questioni campanilistiche è stata osteggiata dalle comunità la realizzazione di impianti che, invece, se realizzati con le migliori tecniche e sottoposti a controlli adeguati, possono essere una opportunità per il territorio, permettendo di ridurre i costi di gestione del servizio e, quindi, i costi in capo ai cittadini. La sentenza del Tar deve essere uno stimolo per fare più in fretta possibile nel dare finalmente attuazione alle previsioni del piano rifiuti. Non bisogna perdere tempo, dobbiamo intercettare tutte le risorse pubbliche pubbliche a disposizione.  Per evitare il perenne ricorso agli impianti privati dobbiamo avviare una seria collaborazione a tutti i livelli istituzionali. Bisogna superare conflitti territoriali e strumentalizzazioni politiche che stanno rischiando di creare incertezze e rallentamenti. Solo in questo modo potremo essere in grado di garantire tariffe adeguate e un efficiente servizio ai cittadini sui quali oggi ricadono costi eccessivi ed inefficienze. Ora contiamo che la Regione Puglia,  insieme alle altre regioni, riesca ad individuare una soluzione transitoria sulla quale ovviamente non dobbiamo cullarci. Apriamo una volta per tutte un percorso virtuoso, che impegni prima di tutto i comuni, per realizzare finalmente tutti gli impianti pubblici indispensabili a chiudere il ciclo nel rispetto dei principi dell’economia circolare”.


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