Autonomia Differenziata, Pedicini (MET): “In piazza a Potenza ad illustrarne le conseguenze e per rilanciare la petizione del Coordinamento Democrazia Costituzionale”

’europarlamentare e segretario del Movimento Equità Territoriale in vista della mobilitazione di sabato: “Sostenere ogni iniziativa utile a fermare la secessione dei ricchi”

“La giornata di mobilitazione, organizzata sabato 29 aprile dal Movimento Equità Territoriale in alcune delle principali piazze d’Italia per dire no allo scellerato progetto di autonomia differenziata, sarà per me anche l’occasione per rilanciare la raccolta di firme promossa dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale e dal costituzionalista e primo firmatario Massimo Villone. Petizione che fa seguito alla nostra proposta di legge iniziativa popolare, già presentata alla Corte di Cassazione, con la quale chiediamo che l’autonomia differenziata sia definitivamente cancellata dalla Carta costituzionale. Oggi abbiamo il dovere di sostenere ogni iniziativa che punti a frenare lo scellerato progetto di autonomia differenziata e di secessione dei ricchi”. Lo annuncia il parlamentare europeo del Gruppo Greens/Efa e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini. “Dobbiamo fare tutto quanto in nostro potere per fermare questo disegno, a cui lavora da anni il Partito Unico del Nord e che porterà alla balcanizzazione dell’Italia, dove andranno avanti solo i territori più forti. Ovvero quelli con il maggiore Pil pro capite. Territori concentrati tutti al Nord perché è lì che, negli ultimi decenni, è stata concentrata la spesa pubblica. Tutto questo dobbiamo impedirlo. Ed è nostro dovere fare rete e sostenere ogni iniziativa tesa a fermare tutto questo e a informare i cittadini dei rischi che non corre soltanto il Mezzogiorno, ma l’intero Paese. Per questo – conclude Pedicini – al banchetto a cui presenzierò sabato prossimo, insieme ai nostri attivisti, in piazza Prefettura a Potenza, parleremo dei danni che provocherà al Sud questo progetto di legge e daremo la possibilità a tutti i cittadini di aderire alla petizione del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, illustrando il contenuto dell’iniziativa che ha quasi raggiunto l’obiettivo delle 50mila firme”.


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