DECRETO PA. GOVERNO O MAFIA?Il Procuratore Nazionale Antimafia Melillo:Evitare che il PNRR finisca nelle mani di Abusi, di Corruzione e Mafia.

E straordinario come ormai i mezzi di comunicazione nazionali facciano passare sottovoce anche i gridi di allarme di figure di Alto Profilo come quello del Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo.

Il Magistrato pone l’accento sull’ennesimo Decreto Legge del Governo, riguardante il limite di potere imposto alla Corte dei Conti, che questa volta va a toccare i diritti Costituzionali e sul quale c’e grande polemica. L’ennesimo Decreto sul quale è stata posta l’ennesima fiducia.Decreti che procedono di fiducia in fiducia ignorando completamente i pareri delle parti sociali, enti e figure di Alto Profilo.

Il Procuratore Antimafia ha lanciato un grido di allarme in un’intervento posto in coda in un’articolo pubblicato dalla Agenzia Stampa Ansa dove afferma, senza mezzi termini, che l’ultimo Decreto Legge, posto in fiducia dal Governo che riguarda la riforma delle Pubbliche amministrazioni, apra le porte di accesso ai miliardi di Euro del PNRR ad abusi, Corruzione e Mafia attraverso il primato dei poteri discrezionali della Pa.

“Sulla Corte dei Conti era intervenuto anche il procuratore nazionale Antimafia Giovanni Melillo. “La rivendicazione di un primato dei poteri discrezionali della Pa”, dichiara, è “tanto più credibile se alla richiesta di arretramento dei controlli esterni si accompagna un deciso rafforzamento delle linee di controllo interne, ma non mi pare che di ciò ci sia traccia significativa”. Per Melillo, bisogna impiegare al più presto le risorse del Pnrr, ma bisogna “farlo bene, evitando che esse si disperdano nei mille rivoli degli abusi e della corruzione”, o peggio, “che finiscano nelle mani della criminalità mafiosa”

Sono le dichiarazioni riportate sull’articolo pubblicato dall’ansa.

https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2023/06/04/decreto-pa-fonti-m5s-daremo-battaglia-in-aula_d7d94b14-6be3-47c7-9cef-5e3907ccf16d.html

 

Sempre in tema di notizie passate sotto banco dalla maggiori emittenti Nazionali evidenziamo come vengono affrontati gli aiuti alle persone rimaste senza casa,senza lavoro e senza niente dei paesi alluvionati della Emilia Romagna.

Questa volta a dare la notizia è la Testata Giornalistica del “Sole 24 Ore”

Dl alluvioni, per gli aiuti 150 milioni dal taglio al reddito di cittadinanza e 50 milioni dal Fondo Sociale per l’Occupazione e Formazione.

Ci si avvicina piu’ a una barzelletta che a una vera forma di aiuto.
Senza entrare nella polemica, tanto inutile quanto inascoltata,  con l’ultimo Dl,ovviamente passato come sempre con fiducia e senza dibattimento parlamentare,si vuole quindi aiutare le persone in difficoltà alluvionate della Emilia Romagna, che hanno perso tutto, ivi compreso il lavoro, con i fondi della tanto acclamata esigenza formativa e reintegrazione a lavoro oltre che con i fondi che erano destinati alle persone che versano in  stato povertà  assoluta e in costante aumento, come evidenziato dalle diverse parti sociali.
https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AEFOCzZD

 

Forse non tutti sanno dell’esistenza di un Fondo per le pubbliche calamità ricavato dall’annosa tassa della accisa come evidenza il sito diritto.it. riportato nello stesso Decreto Semplificazioni e già in passato bloccato dalla Consulta.

 

Dalle regioni aumento automatico delle accise se prelevano dal fondo imprevisti. La norma introdotta nel d.l. semplificazioni, licenziato in Commissione e da oggi in aula al Senato

di Giuseppe Manfredi (tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it)


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