BRINDISI.Il Sindacato Cobas dichiara lo stato di agitazione dei lavoratori e delle lavoratrici della Santa Teresa

Il Sindacato Cobas dichiara lo stato di agitazione dei lavoratori e delle lavoratrici della Santa Teresa perché sicuramente il primo atto del nuovo Amministratore sarà l’apertura della procedura di licenziamento per una ventina di dipendenti su 87.

Il primo luglio ,finita la ultima possibile  cassa integrazione ,rientreranno tutti i dipendenti e per alcuni non ci saranno attività da svolgere.

Sarà un ulteriore bagno di sangue per le casse di Santa Teresa e non sappiamo se riuscirà a sostenere queste ulteriori difficoltà.

Per salvare la Santa Teresa è necessaria una decisione del Governo e del Parlamento nel ritornare a finanziare le attività sospese con la legge Del Rio.

Le riunioni svolte nelle settimane scorse con la Provincia hanno confermato che l’Ente non ha più soldi per finanziare le attività della Santa Teresa ,sostenute fino ad oggi al posto del Governo .

Intanto il Cobas spinge per una manifestazione a Bari dove chiedere alla Regione Puglia l’affidamento di nuove attività che permettano di arrivare a fine anno con la speranza che il Parlamento decida qualcosa.

Sono stati anche le lotte ed i sacrifici dei dipendenti in questi anni a mantenere in piedi la Santa Teresa.

Per tutto questo tempo hanno svolto attività ben superiori a quelle che gli competevano ,con  contratti di fame come quello delle pulizie, con un part time a 36 ore.

Il Sindacato Cobas afferma quindi che nella storia dei livelli assegnati fuori tempo massimo da Marchionna le vere vittime sono i lavoratori.

La maggior parte delle cosiddette promozioni regalo, al netto solo magari di qualche persona, sono lavoratori  che lo meritavano già da anni.

Secondo noi  mancano altri lavoratori all’appello per un riconoscimento lavorativo che  sosterremo insieme a quelle giuste ma cancellate.

La legge parla chiaro , se hai svolto una attività di livello superiore questa ti va riconosciuta.

Se i lavoratori faranno causa  prenderanno anche gli arretrati per il tempo che il livello gli sarà riconosciuto dalla magistratura.

L’errore di Marchionna è stato quello che  per anni ha sempre rinviato nonostante le tante giuste richieste ,scegliendo l’ultimo giorno.

L’unica cosa certa è che ci troviamo fortemente nei guai , ma dobbiamo riuscire ad uscirne.

 

Per il Cobas Roberto Aprile


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