Il Punto di Vista di Ferdinando Cocciolo “ Sui parchi e patrimoni verdi della città di Brindisi,

 tutela, vigilanza        e salvaguardia  le istituzioni non ce la possono   fare  da   soli, perché  non avvalersi  delle  Guardie  Volontarie,  persone  con professionalità  e competenza  ?

L’ Incendio  di vasta portata   avvenuto  tra il  primissimo  e  tardo pomeriggio  di lunedì  nell’  area    circostante  l’  Invaso  del  Cillarese ( che   ha poi purtroppo   interessato  anche  la parte  interna  di uno dei patrimoni più importanti   del territorio brindisino), ha   colpito  profondamente  la comunità brindisina  ,  ma va, anche  e soprattutto,  “ contestualizzato”  nella  situazione  generale  dei  parchi cittadini  ed aree  verdi .

Lo   scenario  incendi, nel   Paese, sui territori, implica   discorsi  e concetti  legati     alla colpevolezza  di certi  atti  e comportamenti,  al  mancato  rispetto  dell’ ambiente  , del  proprio habitat , degli  altri  ( ma  anche  di se stessi), all’ immensa  ( inaccettabile) ignoranza  di qualcuno.   

Insomma,  elementi   oggettivi che   vanno  ad inserirsi   nell’ esigenza, non più rinviabile, di  determinare, trovare  soluzioni   concrete  che  non possono prescindere     da  un impegno ancora   maggiore da   parte  delle  istituzioni,  gli organi competenti .

Alcuni  episodi  avvenuti  negli  ultimi  tempi    nei  parchi cittadini    (  basti  pensare  , ad esempio, ad   atti vandalici al  Parco   Di  Giulio e  al  Parco Maniglio,    all’ ultimo  incendio praticamente sventato   in tempo  all’ interno del   Parco  Cesare   Braico ,  alle  gravi problematiche   relative  anche   a  Punta  del  Serrone  e    allo stesso   Parco  Cillarese)  impongono    dunque  serie  riflessioni    sul futuro  di  patrimoni che  appartengono  soprattutto  alla comunità  brindisina .

Partiamo  da    una convinzione  (  crediamo  sia condivisa  da  una buona parte  dei cittadini  brindisini), senza  polemica  :  le  misure  sinora  attuate  o   pensate  non bastano  più   a stanare  gli incivili,  i cafoni,   chi  è solo   uno “ pseudo cittadino” che  non vuole bene alla propria città  e neanche  a se  stesso.   A quanto  pare,  l’ incendio   avvenuto   lunedì  scorso  tra    Contrada   Montenegro  e l’  Invaso  del     Cillarese  è dovuto   ad  una  “ mano volontaria” che  ha   acceso  il  fuoco   .

Nel    novembre  2021   il   Comune  di Brindisi      aveva  praticamente  firmato con la  Prefettura     un     “ Patto per    la   sicurezza   urbana”, che  avrebbe  previsto, tra  l’ altro, l’ installazione    di  telecamere  (   collegate   con  le  centrali  di  polizia) nei   parchi    cittadini    e le  aree  verdi  .  Un’  installazione    resa  possibile  “ dai  finanziamenti   rivenienti      dal  Fondo   sicurezza    che   coprire ranno   la  spesa  economica”, si  disse   allora  .

Ma, telecamere    si  o no,     persiste   il problema   della vigilanza, del  controllo   ,  di    attività  che  concretamente   mettano  in campo   la tutela  dei  parchi  ( ma non solo)  e  la sicurezza  dei  cittadini   .  Del resto, in questo contesto,  i diversi episodi, ad esempio, legati   alla vandalizzazione    delle   telecamere  al Parco  Punta  del     Serrone, sono  emblematici .

Chi  vi  scrive  (  sulle pagine  del  nostro giornale  on  line  ma non solo),  da giornalista, cittadino, ed  anche impegnato  nel mondo del volontariato,  da  diversi  anni   ha  proposto   , soprattutto  per la vigilanza    all’ interno  delle  nostre  aree  verdi,  l’ utilizzo, l’operatività   di  Guardie    Volontarie    appartenenti   ad  associazioni  di  volontariato  ..

Volontari, competenze, professionalità   che  ( come ad esempio  proprio    per  l’  Invaso  del   Cillarese,  in  una vigilanza  a  largo  raggio, partendo  dall’ anti  incendio, nelle stagioni  estive)  hanno già   dimostrato    il proprio impegno  per  la città  e il  territorio  .  Progetti, proposte  già  presentate  ad  esempio     alle  vecchie    amministrazioni  comunali  guidate  dagli  ex  sindaci   Angela  Carluccio  e  Riccardo  Rossi, ma poi  praticamente   “ cadute  nel  vuoto”.

Perché  non riproporre, ora  più che  mai, una  soluzione  che, se  ben coordinata  e supportata  da     tutte  le  parti interessate,   può  davvero  essere  utile  alle istituzioni,      a  tutta  la  comunità brindisina  ?

Ci  pensino  l’ attuale  amministrazione  comunale  di Brindisi,  ma   anche  la stessa   Provincia ..

In   allegato  ,  pubblichiamo  un post  pubblicato  sui social  nei  giorni  scorsi  dell’ amico  e  collega  Giovanni  Vonghia  ( da sempre molto  attento   alle  problematiche   della  città  e del territorio), che, badate  bene,  non  è polemica, ma rappresenta   un vero  e proprio  allarme , con le sue  legittime  considerazioni  e riflessioni,   da parte  della    comunità  brindisina   .

 

“    I parchi pubblici cittadini a Brindisi distrutti, vandalizzati da anni e, da ieri, vedi quello che è successo al Cillarese, anche preda delle fiamme. 

La politica locale da anni non mi pare abbia mai spiccicato una parola sull’argomento. 

Le associazioni ambientaliste maggiori, vi ricordate se abbiano mai affrontato il problema negli ultimi anni? Se siete a conoscenza di un loro intervento su questa piaga tutta brindisina, vi prego di farmelo sapere.

Intanto, se vi trovate al Di Giulio, vi invito a visionare con i vostri occhi cosa rimane dell’impianto di illuminazione del parco a poco più di dieci anni dalla sua inaugurazione : le plafoniere poste sui muretti a secco sono state tutte sradicate e distrutte e anche gli stessi muretti non se la passano bene. Da anni denuncio il problema sui social e anche con qualche lettera agli organi di informazione, ma niente…

Le varie amministrazioni avvicendatesi si sono arrese supinamente a questi delinquenti.

Gli ambientalisti, su questo punto, paiono non pervenuti…


Gen.le Lettore.

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