MILANO: FURIBONDA RISSA TRA DETENUTI NEL CARCERE MINORILE BECCARIA. UN FERITO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA NELLA COLLUTTAZIONE

Continua, inarrestabile, la spirale di violenza nelle carceri lombarde L’ultimo grave evento critico, accaduto nelle ultime ore nell’Istituto penale per Minorenni Beccaria di Milano, è riferito da Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria che evidenzia come “l’ira del personale di Polizia è rivolta a tutti coloro che non hanno raccolto e non hanno voluto raccogliere, in questi mesi, i reiterati allarmi del SAPPE”. Il sindacalista spiega che “ieri, durante la fine delle attività mattutine, per motivi ancora da accertare è scoppiata una rissa tra detenuti. Subito il personale di Polizia Penitenziaria è prontamente intervenuto per evitare il degenerare della situazione. Purtroppo, a farne le spese, è stato un Agente che per evitare il peggio lo stesso è dovuto ricorrere alle cure del caso presso il Pronto soccorso del nosocomio cittadino”. Il SAPPE Lombardia denuncia che “molteplici sono i problemi che affronta ogni giorno il personale di Polizia maschile e femminile dello stesso istituto, anche considerato il sovrannumero dei detenuti, si è costretti ad utilizzare le celle del Centro di Prima Accoglienza che dovrebbero essere adibite solo ad accogliere i ragazzi in arresto in flagranza e non custodie cautelari. Capita anche che, spesso, che il personale con una sola unità deve osservare e vigilare sia i detenuti del gruppo avanzato che lo stesso CPA (fuori circuito), con grandi problemi psichici, oppure che il personale si ritrovi a gestire carichi di lavoro restando in servizio fino a 13 ore di continuo”. Da qui l’ira degli Agenti: “E questo si verifica per la mancanza di personale che attualmente è ancora più accentuata a causa dell’apertura del nuovo padiglione, fortemente voluta dal Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità, nonostante più volte il SAPPE ha evidenziato la grande carenza di personale. Il personale di Polizia Penitenziaria dell’IPM Beccaria è ormai piombato nello sconforto più totale perché si sente abbandonato dagli vertici regionali e nazionali dell’Amministrazione della Giustizia minorile e dalle istituzioni!”

Il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece stigmatizza il grave episodio avvenuto nel carcere minorile milanese ed esprime solidarietà ai poliziotti coinvolti: “Con questi ulteriori gravi eventi critici sale vertiginosamente il numero dei poliziotti coinvolti da detenuti senza remore in fatti gravi. Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi dell’IPM di Milano: e quest’ultimo episodio deve far riflettere i vertici dell’Istituto e della Regione. Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali, siamo in balia di questi facinorosi. Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle Istituzioni”.  “Parlo”, specifica, “di quelle donne e di quegli  uomini che il carcere lo vivono 24 ore su 24, 365 giorni; che pressoché quotidianamente hanno a che fare con detenuti chemettono a repentaglio l’ordine e la sicurezza della sezione detentiva; che si confrontano a detenuti con in mano una o più lamette intrise di sangue, o con una padella piena d’olio bollente tra le mani pronta per essere buttata in faccia all’operatore, o con un piede di tavolino in mano pronto ad essere scagliato contro un poliziotto. Dovrebbero sentire sui loro visi, anche tutti coloro che oggi si professano esperti carcerari, i pugni, le sberle, gli sputi che prendono i nostri Agenti in servizio dai detenuti più violenti. E poi ne parliamo…”.

Per questo, il leader del SAPPE “auspica in un celere intervento di questo Governo sulle continue aggressioni al personale oramai all’ordine del giorno”. 


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