“Terra dei Fuochi in Puglia: Allarme del Procuratore Capo contro il Ciclo Illecito dei Rifiuti”

L’ allarme  e la forte preoccupazione  del  Procuratore    Capo  di   Bari   Roberto  Rossi  :  “    La   Puglia,  nuova    TERRA DEI FUOCHI  “

Un     “ film”  che puntualmente   ritorna, “ non pago” degli enormi danni  già  fatti  e perpetrati  alla comunità  brindisina  , che  proprio  in  questi  mesi, tra l’ altro, continua  a fare    i conti  con  l’aumento  delle  tariffe  su  un servizio  che, invece, dovrebbe  in ogni caso   essere virtuoso.

“  In  Puglia   arrivano  rifiuti  in sostanza   non divisi  secondo  le disposizioni  di legge, i principi   previsti   di  tracciabilità, trasportati   da alcuni soggetti  in nero, che  poi vengono  incendiati e   distribuiti  sulle strade o addirittura smistati all’ estero.  Qui  siamo purtroppo di fronte  ad  una   nuova   TERRA DEI FUOCHI,  un  contesto   nel  quale la mafia si infiltra   nelle    società di gestione  “.

Sono   parole,  dichiarazioni molto pesanti proferite  ,   nel  corso  di un’ Audizione tenutasi  in  Commissione   parlamentare  di inchiesta  sulle  attività  illecite  legare   al  ciclo dei rifiuti  ed altre tipologie   di illeciti  ambientali.

Parole  che devono  far  riflettere  tutti, non far abbassare  la guardia  alle  istituzioni  locali e regionali, alle comunità ( basti pensare  ad esempio a quella brindisina) che  stanno  “ pagando  dazio”  in termini  di  costi  e tasse  sui   rifiuti, servizi  carenti  e  mancanza  di  impianti   .

L’  audizione  del   Procuratore   Capo  fa  praticamente  seguito   a diversi sopraluoghi   effettuati  da  alcuni parlamentari  pugliesi  nello scorso  mese  di ottobre    in diverse  realtà    della   Puglia.  Importante, perché  ( lo diciamo da sempre,  anche e soprattutto  sulle pagine del nostro giornale  on line)  deve essere  la politica, a tutti i livelli, a dover  intervenire , con scelte e decisioni   condivise, anche  “ drastiche”  e molto   lontane   da  ( come è purtroppo avvenuto  in alcuni casi) da  legami  con    interessi  privati  e   particolari.

Il  Procuratore  Capo,  in Commissione,  è  entrato  nei particolari   .  “  Ai centri  di recupero  rifiuti, arrivano   materiali  pessimi,  e non va  bene  cosi’.  Andiamo  a vedere la   Giurisprudenza,  in sostanza  ci dice   che  chi raccoglie  rifiuti  dovrebbe puntualmente  dividerli secondo  criteri di    tracciabilità, in parole  povere  differenziando.  Ma  questo   non  accade .  Parliamo   di    materiale  , come  è stato   appurato in primo luogo     nelle  zone  del foggiano  e  la Bat, che  arriva   in capannoni   che    poi vengono   incendiati  o distribuiti     in  strada”.

Il  dott.  Rossi  fa  riferimento  alle zone  del foggiano  e la   Bat, ma  non bisogna  dimenticare,  ad  esempio, che  l’ illegalità   e gli interessi privati  ai danni  della comunità e della salute  hanno caratterizzato  la città    di  Brindisi  e il     territorio,  con   gli  impianti  dell’  ex  discarica  comunali  chiusi  ormai da diversi  anni, vicende  giudiziarie, lavoratori   da diverso  tempo   in mezzo  ad una  strada.

Grave  il fatto  che   Brindisi  non  abbia   propri impianti  di gestione  rifiuti,  scenario  che, appunto  in termini  di  costi  e pagamento  della  Tari, si   riversa  soprattutto  sulle tasche dei  cittadini.  Problema, a cui    Ager  ( Agenzia   Regionale  sui  Rifiuti),  co i nuovi  contesti  e  partecipazioni societarie, ha  promesso  a breve soluzioni  e staremo  a vedere.

Continua  il   Procuratore   Capo  di  Bari   Roberto   Rossi  :  “ C’è un problema diffuso   di inquinamento, con effetti  gravi e devastanti sulla questione delle bonifiche  a carico  dei comuni che  si  trovano  in enorme  difficoltà.  UN fenomeno rilevante  anche  sotto il profilo della gestione  processuale  ,su  cui  bisogna  lavorare  soprattutto  in termini di  prevenzione,e non facendo  intervenire  la  procura  solo  a danno   fatto.  Un altro  aspetto  riguarda  l’ esportazione  di questo materiale  all’ estero ; il porto d Bari  ha rapporti  significativi e importanti  con  i Balcani, Grecia  e Albania”.

“  La  criminalità  organizzata accanto   alle figure  legali  e ufficiali  dei gestori”, questo  in sostanza il  risultato  del lavoro   del   Procuratore  Capo  dott.     Rossi, ma, anche e soprattutto, un segnale  – allarme.

 

Immagine di repertorio


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