Immagina Brindisi:”Echi di una Pista Ciclabile: Analisi Politica e Responsabilità Amministrative”

Tanto abbiam detto, tanto si è scritto sulla questione della pista ciclabile di Viale A. Moro che, adesso, dopo la dichiarazione del primo cittadino, favorevole al completamento dell’opera onde evitare l’accusa di aver prodotto un danno erariale, andranno ad acuirsi i contrasti politici e personali all’interno del governo locale.

In questa sede, affrontiamo la questione sotto il profilo politico-amministrativo e del diritto.

Certamente la prima considerazione da fare è quella che ci troviamo davanti ad una macchina amministrativa che pecca, a dir poco, di superficialità.

Ogni azione, ogni opera che deve avere come obiettivo il bene comune dei cittadini (non di una parte) deve essere contestualizzata e deve tener in debita considerazione tutte le implicanze dell’oggi e del domani.

C’è da chiedersi:” mai possibile che, a livello di elaborazione e di presentazione tecnica del progetto della pista ciclabile, non siano state evidenziate le criticità?” E qualora tale operazione sia stata presentata dai tecnici:” Sulla scorta di quali considerazioni e dibattimenti, è stata portata in aula consiliare e approvata in delibera in assise comunale?”

Ci teniamo a ricordare ai singoli consiglieri comunali, assessori, ecc… che si trovano nell’organo più rappresentativo dei cittadini e  che quindi  devono farsi carico delle problematiche reali, contingenti, di un territorio affamato di lavoro e alla ricerca di una sua “orgogliosa” dignità; che si è chiamati a formarsi una coscienza critica e libera, ponendo l’interesse pubblico al di sopra di una adesione partitica, al di sopra di un adattamento allo “spirito” del gruppo e, perché non dirlo, ”alla conservazione delle poltrone”. 

Un gruppo consigliare è chiamato alla coerenza, alla trasparenza e ad un diverso approccio alla risoluzione dei problemi ed alla valutazione delle istanze dei cittadini. Colgo l’occasione per ricordare che, per il tramite di un Comitato spontaneo, il sottoscritto ha raccolto circa 1000 firme di commercianti ma anche comuni cittadini contrari alla realizzazione della pista ciclabile. 

C’è una maggioranza di Consiglieri di questa città, dove tutto è storicamente di passaggio, eccezion fatta per certe modalità di aggredire i problemi.

C’è chi deve salutare due pensieri: –  la patata bollente che gli abbiamo dato in eredità (PD)                      spetta a loro e adesso … stiamo a guardare;

  • Come vada a finire, ha importanza relativa per me, tanto so come “eternarmi”.

Tutto questo per dire che la responsabilità delle decisioni cadrà equamente su tutta la macchina amministrativa e i cittadini si allontaneranno dalle urne.

Un governo locale serio e responsabile è garanzia dei diritti alla salute, alla sicurezza e non deve per nessuna ragione sacrificare l’igiene, l’incolumità fisica dei cittadini sull’altare con la ventilata ipotesi di un danno erariale che dovrebbe comunque ricadere su chi lo ha prodotto sia sul piano progettuale sia sul piano attuativo/amministrativo.


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