sanità in provincia di Brindisi, tra carenze attuali e scelte future i consiglieri comunali della lega incontrano il nuovo direttore generale dell’ASL di Brindisi.

Come gruppo dirigente Lega della provincia di Brindisi abbiamo pensato di far visita al nuovo direttore generale della Asl di Brindisi Dottor  Flavio Roseto, per fargli i migliori auguri di buon lavoro e soprattutto per dare il nostro supporto al fine di collaborare con la direzione  generale alla risoluzione delle criticità che le strutture sanitarie del territorio presentano. 

A tal proposito, abbiamo voluto sottoporre alla sua attenzione le varie problematiche presenti nelle strutture ospedaliere di Brindisi,  Francavilla Fontana, Ostuni, San Pietro Vernotico, Ceglie Messapica. 

Riteniamo ci siano una serie di aspetti da rilevare ed in particolare: 

1- Carenze posti letto 

Basti pensare che il principale nosocomio della provincia è sguarnito di decine di posti letto. Più in dettaglio: Cardiologia, 25/26 posti letto  attivi, a fronte di una previsione di 30; Chirurgia generale, 25/26 attivi (previsione di 32); Chirurgia plastica, 18+2 attivi (previsione di 20);  Dermatologia, nessun posto letto (previsione di 4); Lungodegenza, 20 attivi allocati a San Pietro Vernotico (previsione di 40); Medicina  interna, 30 attivi (previsione di 60); Gastroenterologia, nessun posto letto attivo (previsione di 10); Oncologia, 10 attivi (previsione di 20);  Ostetricia e Ginecologia, 41 attivi (previsione di 50); Centro grandi ustionati, 6 attivi (previsione di 8). 

Importanti lacune vengono registrate poi anche al Camberlingo di Francavilla Fontana: Ginecologia, 22 posti letto attivi (previsione di 32);  Oncologia, nessun posto letto (previsione di 12); Rianimazione, nessun posto letto (previsione di 8). 

2- Lavori a rilento in molte strutture 

In base alle nuove disposizioni, previste dal piano ospedaliero del 2019, rivisto poi da apposito regolamento approvato a fine 2020, il  reparto di Rianimazione del Perrino sarebbe dovuto passare da 16 a 55 posti letto. È lo stesso presidente dell’Ordine dei medici, Arturo  Oliva, a rimarcare come da otto anni si attenda la fine dei lavori avviati sulla base di prescrizioni fornite dai carabinieri del Nas. Attualmente,  tra l’altro, i 16 posti letto disponibili sono distribuiti fra il quinto e l’ottavo piano, ciò comporta l’istituzione di due guardie: lusso che non ci  si può permettere. Oliva poi, in una recente intervista, alla domanda del perché il cantiere sia ancora aperto, risponde: “Perché la potenza  energetica impiegata al Perrino non è probabilmente sufficiente neanche per attaccare un asciuga capelli”. 

Ulteriore caso di lavori pachidermici è quello del Centro Grandi Ustioni. Qui addirittura il cantiere è attivo da ben 11 anni. Per questo, nella  vecchia ala del reparto, i posti letto disponibili sono 6, a fronte di una previsione di 8 per una utenza di circa 5 milioni di persone che  abbraccia l’intera Puglia e altre regioni del Centro-Sud. 

Ed infine, la “piastra” del poliambulatorio all’interno dell’ospedale di Ostuni che, nonostante siano passati diversi anni, a tutt’oggi risulta ancora incompleta e per la quale veniva stabilita una diversa sistemazione dei locali della nuova ala, destinati ad ospitare il laboratorio  analisi, la radiologia, il pronto soccorso, la cardiologia con (UTIC), la terapia intensiva ed il reparto di degenza.  

3- Pronto Soccorso 

Le criticità di questo servizio, dal punto di vista logistico, sono numerosissime in particolare nell’Ospedale Perrino di Brindisi nonchè la  mancanza di cardiologi e radiologi con grosse difficoltà di garantire servizi essenziali per i cittadini, così come riscontrato nell’Ospedale  di Ostuni. 

Parrebbe, inoltre, esserci la possibilità del mancato rinnovo dei contratti ai medici esercenti la libera professione. Questo significherebbe  la paralisi completa di alcuni pronto soccorsi della nostra provincia. 

4- Liste d’attesa 

Lunghissime in tutte i poliambulatori soprattutto per quelle visite di particolare rilevanza che vanno oltre le tempistiche previste. 

5- Ospedale di Ostuni 

Essendo ormai agli sgoccioli di questa lunga e sofferta parentesi COVID, sarebbe opportuno riattivare al più presto il normale  funzionamento dell’ospedale facendo rientrare tutto il personale trasferito in altre strutture. 

In conclusione, e alla luce di quanto fin qui esposto, riteniamo che i fondi del PNRR debbano essere una opportunità e la nostra provincia  di Brindisi non può farsi trovare impreparata. 

È proprio di questi giorni la discussione in commissione sanità della Regione Puglia. 

A riguardo, infatti, abbiamo chiesto al nostro capogruppo in regione Davide Bellomo di poter dire la nostra sulle scelte prossime, le quali  rappresentano opportunità importanti per il territorio. 

Tra gli interventi previsti vi sono quelli per le Case della Comunità, il rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture  (Ospedali di Comunità). 

Riguardo a questi ultimi, il PNRR prevede: almeno 1 Ospedale di Comunità dotato di 20 posti letto ogni 50.000 – 100.000 abitanti. 0,4  posti letto per 1000 abitanti da attuarsi in modo progressivo secondo la programmazione regionale. 

La Lega provincia di Brindisi ringrazia il Dottor Roseto per la sua disponibilità e professionalità. 

Ci auguriamo che finalmente si passi dalla sanità annunciata della vecchia gestione alla sanità dei fatti e siamo convinti che conoscendo  le qualità del nuovo Direttore questo possa senz’altro accadere. 


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