BRINDISI.Auschwitz e la memoria

Dal “silenzio di Dio” di cui parla H. Jonas al concetto di memoria educante” a quello di “memoria militante”.

La memoria. Con Liliana Segre possiamo affermare che essa è un efficace antidoto alla violenza, alla barbarie, a stragi come quella di Auschwitz. Lo hanno fatto questa sera nella cornice cinquecentesca di Palazzo Nervegna di Brindisi, nella Sala Conferenze, gli alunni del Marzolla Leo Simone Durano. Numeroso soprattutto il gruppo del Marzolla, accompagnato dai docenti Andrea La Palma e Pierangela Del Prete, ma non sono mancati gli studenti del plesso di San Vito. Presente anche la Prof.ssa Carmen De Simei. Occasione per la riflessione sulla banalizzazione del male, sul colpevole negazionismo l’incontro con l’autore del libro “Auschwitz, crocevia della Storia- Perdizione e Memoria”, il Preside Antonio Nicola Vitale. Un libro che interroga, che induce a considerare che i segnali, le avvisaglie del disprezzo per l’altro, per il diverso, vanno colti per tempo, prima che fenomeni come il nazismo non solo li assumano come propri, ma li esaltino addirittura. A presentare il libro e a dialogare con l’autore Giancarlo Canuto, docente di religione e Mons. Fabio Ciollaro, Vescovo di Cerignola- Ascoli Satriano. Il “Centro per il Libro e la Lettura” e la “Dante Alighieri”, Comitato di Brindisi, i promotori dell’iniziativa; ospite cortesissima la Presidente della Dante, Prof.ssa Teresa Nacci. Gli studenti, tanti, anche seduti sulle gradinate o in piedi, attenti, hanno rimeditato su questa triste pagina della storia, come fanno nelle ore di Storia, d’Italiano, di Filosofia, ecc. in un’educazione civica permanete e trasversale, voluta fortemente dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa Carmen Taurino e consapevolmente sviluppata dai Consigli di Classe.


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