Failm:Depositato al Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro un nuovo Contratto collettivo nazionale per i lavoratori del comparto metalmeccanico delle aziende Artigiane e dell’Industria,

È stato siglato e depositato al Consiglio Nazionale dell’Economia e de del Lavoro un nuovo Contratto collettivo nazionale per i lavoratori del comparto metalmeccanico delle aziende Artigiane e dell’Industria, in vigore dal 1°ottobre 2023, moderno, tarato sulle nuove condizioni di lavoro che guarda al futuro perché offre le più ampie garanzie ai dipendenti del settore.

È stato redatto, dopo un lungo lavoro faticoso portato avanti dalla FAILM, con il suo Segretario Nazionale Claudio Capodieci, e nei giorni scorsi, sottoscritto dall’Unione Artigiani Italiani e delle PMI.

Al centro del contratto il benessere del lavoratore, le sue esigenze e la sua dignità e quella della famiglia.

Il mondo imprenditoriale ha necessità che le retribuzioni siano al passo con i tempi e dell’inflazione che sta distruggendo la capacità reddituale degli italiani e, il CCNL Metalmeccanico, soddisfa in pieno questo aspetto.

 

Prendendo spunta sulle dichiarazioni del Presidente dell’Unione Artigiani Italiani Gabriele Tullio che alla data della sottoscrizione del contratto, ha espresso parole dure nei confronti di luoghi comuni inaccettabili: 

“come organizzazioni sindacali attenti da sempre ai bisogni dei lavoratori e delle imprese non ci stiamo a sentire parole di sprezzo come “contratti pirata” o frasi del genere che ledono la democrazia e soprattutto danneggiano l’economia dei territori. I contratti vanno analizzati nella loro interezza e nei suoi contenuti. Il CCNL Metalmeccanico presenta delle novità importanti, fa passi avanti adeguandosi alle attuali condizioni del mercato del lavoro che non è più quello di anni fa e, inoltre, guarda al futuro avendo ben salda in testa la consapevolezza di dover essere sempre al passo con i tempi”.

 

Facendo delle comparazioni sul nostro nuovo CCNL del settore metalmeccanico che si differenza molto e rafforza il cosiddetto WELFARE AZIENDALE:

innanzitutto va specificato il termine WELFARE AZIENDALE e cioè si intende un insieme di benefici e prestazioni non monetarie erogate a favore dei dipendenti, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e il benessere dei lavoratori e dei loro familiari, esempi:

  • benessere e salute (fisica e mentale) – servizi sanitari di vario genere, accompagnandoli spesso a servizi di sostegno psicologico online per dipendenti e familiari;
  • conciliazione famiglia e lavoro – rientrano qui iniziative volte a garantire ai dipendenti un nuovo equilibrio con le necessità personali (ad esempio permessi e congedi extra, pagati dall’azienda, fondo-ore negoziato, servizi di baby-sitter, agevolazioni per l’acquisto di device digitali e servizi di assistenza ai famigliari anziani);
  • mobilità – organizzazione di servizi di trasporto per i lavoratori per supplire alle carenze dei trasporti pubblici e alla loro inagibilità per motivi di sicurezza in conseguenza della pandemia;
  • servizi di “mensa diffusa” – con il quale, in sostituzione della mensa interna, i dipendenti possono pranzare o ordinare il pranzo in ristoranti ed esercizi commerciali convenzionati.

In sostanza:

– somme e valori che non concorrono alla formazione del reddito e non sono imponibili ai fini contributivi e fiscali;

– completa deducibilità (meno tasse sul reddito) per le aziende, fino a 3000€ per dipendenti con figli a carico nel 2023, oppure interamente deducibili in caso di regolamento aziendale;

– un premio di 1000€ erogato in benefit il COSTO PER L’AZIENDA= 1000€

BENEFICIO REALE DEL DIPENDENTE= 1000€

 

Diversamente il premio di 1000€

Avrebbe un Costo per l’azienda fra contributo INPS e INAIL (circa 33%) = 330 €

COSTO FINALE PER L’AZIENDA= 1330€

Il dipendente con il contributo INPS circa il (10%) e IRPEF+ADDIZIONALI (30%) = 400 €

BENEFICIO REALE DEL DIPENDENTE IN BUSTA= 600€

 

Altro punto sostanziale è l’ELEMENTO PEREQUATIVO, cioè ai lavoratori che non sono coperti da contratti di secondo livello, a tutti questi lavoratori andrà la possibilità di ottenere incrementi dello stipendio base e potranno scegliere di ottenere i 490 € previsti dal contratto in welfare aziendale;

Stesso trattamento vale per la 13° MENSILITA’, i lavoratori potranno scegliere di ottenere l’indennità in welfare aziendale;

È prevista anche la banca delle ore, cioè il lavoratore potrà optare, in alternativa alla remunerazione come lo straordinario delle ore prestate, per l’accantonamento delle ore

medesime nella banca ore individuale dalla quale potrà attingere per fruire dei riposi supplementari, e/o al corrispettivo pagamento in servizi di welfare aziendale;

Per terminare al Premio di risultato (CONTRATTO DI SECONDO LIVELLO) anche chiamato premio di produzione o di produttività, cioè la quota aggiuntiva alla retribuzione che viene riconosciuta ai dipendenti al raggiungimento di incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione;

questo Premio avrà le caratteristiche di non determinabilità a priori e potrà essere variabile e/o corrisposto in parte o interamente in welfare aziendale.

 

In pratica siamo soddisfatti come sindacato libero e autonomo di aver messo in atto questi strumenti che siano al passo con i tempi, e di riflesso di rendere questo strumento utile per combattere un’inflazione che sta divorando la capacità reddituale dei lavoratori e delle imprese.

 

Brindisi li, 2 ottobre 2023

 

Segretario Generale 

Claudio Capodieci


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