Esito incontro prefettura, direzione strategica Asl Br e sindacati: verso un’orizzonte comune

L’estate e il caldo torrido hanno fatto scoperchiare il vaso di Pandora e portare alla luce circostanze  o situazioni nascoste o non ben conosciute, dannose per la salute di noi tutti, cittadini e lavoratori in  primis. 

Numerose le segnalazioni di FIALS, CISL e UIL attenzionate, nell’incontro di ieri, al Prefetto di  Brindisi in merito al disordine organizzativo e al forte periodo di crisi che la sanità brindisina sta  vivendo. Un periodo, ben noto all’attenzione pubblica, di ridimensionamento, chiusure reparti,  trasferimenti di personale, liste di attesa impietose, contratti a termine non rinnovati, vuoti di organico  che fanno vacillare diritti inviolabili, impossibilità per i lavoratori di fruire delle ferie estive, mancato  rispetto delle relazioni sindacali, criticità organizzative e di sicurezza sui luoghi di lavoro, stress  lavoro correlato. Una serie di problematiche che, come spine nel fianco, avevamo da mesi posto  all’attenzione del management brindisino, ma nonostante i serrati tavoli di confronto non siamo  riusciti a portare a casa risultati concreti e tangibili alle nostre rivendicazioni. 

Dal suo canto, la Asl di Brindisi descrive una cornice in cui si inquadra un trend occupazionale  cronico relativamente alla questione del personale dal 2019 ad oggi, nello specifico si evidenzia la  perdita di 200 infermieri, assenza di medici nelle varie unità organizzative, oltre che la carenza del  9% di personale amministrativo, ponendo in capo a terzi l’impossibilità di accordarsi, per poter  garantire, dal canto loro, uniformità di applicazione delle indicazioni regionali. “Volontà di  contesto”’ che però, bisogna avere il coraggio di dire, dichiarano i Segretari di Fials, Cisl e Uil, sono  tutte indirizzate negativamente al ridimensionamento della sanità brindisina, e a nulla è valsa la nostra  manifestazione di protesta il cui slogan è stato “giù le mani dalla nostra sanità”. 

Con grande senso di responsabilità, e in accordo con il commissario Straordinario e il Prefetto, non è  il momento per scioperare, la sanità è in ginocchio e non possiamo chiedere ai lavoratori di incrociare  le braccia. Non è questo il nostro modus operandi. È il momento di unire le forze, ormai allo stremo,  e trovare un punto da cui ripartire. 

Tra le diverse rivendicazioni, abbiamo chiesto a gran voce l’indizione di un avviso pubblico per  sostituzione di Infermieri ed Operatori socio sanitari, la proroga dei contratti a termine del personale  in scadenza, in modo da garantire la possibilità di ferie e riposi a tutti i lavoratori; migliori condizioni  di sicurezza sui luoghi di lavoro, anche adottando coraggiosamente modelli organizzativi innovativi,  come quelli proposti per il forte momento di crisi dell’emergenza urgenza. Abbiamo chiesto  un’analisi e conseguente implementazione dei posti letto destinati alla nostra Asl come da DM 70 e 

nuovo piano di riordino, abbiamo chiesto maggiore attrattività contrattuale per il personale medico e  di comparto, per porre fine alla fuga dei sanitari nelle altre asl pugliesi, come è di recente avvenuto, ad esempio, per i tecnici di radiologia. Abbiamo chiesto di fare un passo indietro in merito alla revoca  dell’avviso pubblico per OSS, profilo socio sanitario fortemente carente nella nostra Azienda.  Disponibilità accordata in parte dal Commissario Straordinario dell’Asl di Brindisi, motivo per cui i  Sindacati sospendono, non revocano, l’indizione dello sciopero per 15 giorni.


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