Movida. Cofesercenti: “Senza mediazione tra le parti Brindisi si avvia verso la desertificazione. Il Comune intervenga”

Il centro urbano di Brindisi, vero cuore pulsante della città, soprattutto durante la stagione estiva, che a queste latitudini dura anche fino ad autunno inoltrato, torna ad essere a rischio desertificazione, con nocumento dell’immagine del capoluogo e con gravi danni per l’economia locale, alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi in via Conserva, una delle vie più eleganti della città, con minacce rivolte da alcuni residenti ad avventori e titolari del locale “100 Vini”. Questa ha portato gli esercenti a sospendere tutte le attività con intrattenimento musicale. Il quadro è pressocché identico in altre zone turistiche del territorio provinciale.

Confesercenti della provincia di Brindisi nutre il timore che questo rappresenti il primo passo, in particolare per il capoluogo, verso la desertificazione totale, che accadrà a breve, se non si troverà urgentemente il più adeguato percorso per il raggiungimento di quell’equilibrio necessario tra la voglia di divertirsi dei brindisini, le esigenze dei commercianti della ristorazione e il sereno riposo dei residenti nelle zone della “movida”. Che sia un compromesso, che sia una mediazione tra le parti, che sia qualsiasi altra cosa, ma una soluzione l’Amministrazione comunale la dovrà trovare per non scontentare nessuno, ma interessando tutte le componenti in gioco. Cosa che finora non è avvenuta. 

“Al di là se siano nostri associati – dichiara il presidente di Confesercenti, Michele Piccirillo – come lo sono effettivamente i titolari del locale ‘100 Vini’, Pierfrancesco Greco, Giuseppe De Mitri e Marco Spada, o che non lo siano, è poco importante, ma quello che è accaduto in via Conserva nei giorni scorsi è davvero sconcertante ed è frutto, purtroppo, della mancata concertazione degli amministratori locali con le categorie di riferimento ed è conseguenza anche del mancato riscontro della nostra precedente richiesta di partecipazione agli incontri tra amministrazione e comitato residenti. Abbiamo timore che l’iniziativa del nostro associato possa essere emulata da altri esercenti innescando quel processo di desertificazione e degrado che devono essere assolutamente evitati, a qualunque costo. Confermiamo e ribadiamo la nostra disponibilità ad incontri tra tutte le componenti ed invitiamo in ogni caso i residenti ad abbassare toni e pretese. La soluzione va cercata insieme”.


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